Il club granata in ottobre, falcidiato dal Covid-19, non si presentò a Salerno e venne decretata la sconfitta a tavolino
Si accende la polemica in Serie B e tutto gira ovviamente attorno al Covid-19. Il giudice sportivo ha infatti stabilito che il match tra Empoli e Chievo, non disputato a causa del focolaio nella squadra toscana, potrà essere regolarmente disputato. Decisione che non è andata giù alla Reggiana, che a ottobre, nonostante oltre venti positivi nel gruppo squadra, non poté beneficiare del rinvio e, dopo non essersi presentata a Salerno, subì la sconfitta a tavolino.
Si legge infatti sul sito della Lega B: “In merito alla gara valevole per la 32 giornata della Serie BKT tra Empoli e ChievoVerona, non disputata lo scorso 5 aprile, il giudice sportivo ha stabilito, a scioglimento della riserva di cui al C.U. n 211 del 6 aprile 2021, di non applicare alla Soc.Empoli le sanzioni previste dall’art. 53 N.O.I.F per la mancata disputa della gara in oggetto, rimettendo alla Lega B i provvedimenti organizzativi necessari relativi alla disputa della gara”.
Questa invece la nota pubblicata dal club granata: “La società AC Reggiana, preso atto del Comunicato Ufficiale n.219 della Lega Nazionale Professionisti Serie B diffuso in data odierna, esprime il proprio dissenso in merito alla decisione di rigiocare la gara Empoli – Chievo e al riconoscimento della “causa di forza maggiore” che non è stata considerata per i contagiati da Covid-19 presenti nel gruppo squadra granata nel mese di Ottobre.
Premessa la totale solidarietà e vicinanza umana ai contagiati dell’Empoli e di tutte le altre squadre che si sono imbattute nel Virus, restano grande amarezza, forte sconcerto e totale stupore in merito alle differenti risoluzioni di una medesima situazione.
Si evidenzia come tale trattamento abbia dato peso differente ai contagiati del nostro club rispetto a quelli della società toscana: 29 persone colpite da Covid-19 non sono state ritenute sufficienti per il rinvio della partita.
Questa disparità di giudizio all’interno della stessa categoria non garantisce in nessun modo la regolarità del campionato in corso”.