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Cosenza, la cessione della società tra proposte irricevibili e trattative concrete

Dopo la retrocessione in Serie C dello scorso 10 maggio si è aperto un acceso dibattito su Guarascio e il futuro del club…

Siamo giunti alla vigilia di un appuntamento in un certo senso storico per il Cosenza. Lunedì pomeriggio, 26 luglio 2021, alle ore 16 il Collegio di garanzia del Coni, presieduto dall’ex ministro Franco Frattini, valuterà il ricorso proposto dal Chievo avverso la mancata iscrizione al campionato di Serie B 2021-2022. Di conseguenza da Via degli Stadi si è pronti a beneficiare della riammissione, o ripescaggio fate un po’ voi, tra i cadetti in virtù di una gestione oculata del club nel corso degli anni. A differenza della società di Luca Campedelli, evidentemente.

Il ritorno in Serie B non deve però cancellare quanto accaduto nella gestione sportiva del Cosenza, proprio nella stagione passata agli archivi con la retrocessione sul campo del 10 maggio scorso. Adesso puntare l’indice contro questo e quell’altro non ha senso, giusto, però, che non venga resettato del tutto il fallimento sportivo. Che rimane. Tant’è che dopo Lignano Sabbiadoro, dov’è andata in scena l’ennesima pessima figura della squadra, si è alzata una forte protesta contro il presidente Eugenio Guarascio.

Da più parti, a cominciare dalle istituzioni, è partito l’invito a cedere il Cosenza. Al punto che in quei giorni, per tramite del sindaco Mario Occhiuto, sono venute fuori le proposte del gruppo Di Donna-Pagliuso e quella dei Greco. Proposte che dal quartier generale di Lamezia, dove hanno sede gli uffici dell’azienda di Guarascio, sono state definite indecenti. Anzi, irricevibili. In sostanza, è dato sapere, entrambi i gruppi avevano manifestato interesse verso la società rossoblù proponendo di rilevare soltanto i debiti di esercizio.

Nel frattempo il presidente Guarascio, esattamente il 25 maggio, era stato informato delle difficoltà in cui versava il Chievo. Da lì si è mosso seguendo indicazioni ben precise, fino ad arrivare a Roma in Via Allegri negli uffici della Figc dove si è recato accompagnato dai legali. Erano giorni in cui cominciavano a schiudersi le porte verso la Serie B. Il ritorno nel campionato cadetto. Contemporaneamente è stata avviata una trattativa concreta per la cessione del club. Soldi veri (tanti) e offerte alle quali lo stesso Guarascio non è mai rimasto indifferente. Una doppia proposta: in caso di Serie B, oppure se il Cosenza dovesse giocare in Serie C come ha decretato il campo.

Di questa opportunità il presidente del club avrebbe anche informato il sindaco, chiedendo massima riservatezza. Anche perché si conosce ben poco del gruppo interessato a rilevare il Cosenza calcio. Si è appreso soltanto che si tratterebbe di investitori stranieri. Si racconta che un collaboratore del primo cittadino abbia confermato a più persone della trattativa, seguita da intermediari italiani. Trattativa concreta, pare di capire. Ma tutto ruota attorno a una data: 26 luglio 2021. Ecco perché quello di lunedì potrebbe rivelarsi un appuntamento in un certo senso storico.

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