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Cosenza, ripresa degli allenamenti e le prime certezze di Dionigi

Nel pomeriggio la squadra si ritrova al Marulla. Il tecnico, in attesa che Gemmi completi la squadra, per ora è soddisfatto: “Mi piace lo spirito anche se c’è ancora da lavorare tanto…”

Il Cosenza torna in campo nel pomeriggio. Ripresa degli allenamenti in città (il club non ha comunicato la location, ma non è una novità…) dopo i tre giorni di riposo concessi dallo staff tecnico a fine ritiro. Squadra ancora incompleta, nonostante i 7 volti nuovi arrivati in questa prima fase di calcio mercato. In attesa che Vigorito venga ceduto, manca un portiere da affiancare a Matosevic. Almeno due terzini sinistro e due centrocampisti. Cinque tasselli che il direttore sportivo Gemmi dovrà mettere a disposizione dell’allenatore Dionigi appena l’organico verrà sfoltito.

Intanto si parte da alcune certezze. Quelle pronunciate dalla voce dell’allenatore subito dopo l’amichevole con il Benevento. “Mi piace lo spirito della squadra, anche se di lavoro da fare ce n’è ancora tanto. Siamo molto indietro. L’obiettivo è creare una identità di squadra in tutte e due le fasi. Consapevoli del fatto che incontreremo squadre di spessore come il Benevento che onestamente sulla carta sono molto più forti di noi”.

L’identità di cui parla Dionigi si è già intravista proprio contro il Benevento. La squadra propone calcio, o quanto meno ci prova. La catena di destra RispoliBrignolaPrestianni ha fatto vedere cose molto interessanti. Così come quella dell’out opposto con Panico (Martino, molto bene, nel secondo tempo)-VallocchiaD’Urso. È piaciuto molto lo spirito di sacrifico di Brignola e soprattutto D’Urso in fase di non possesso.

Gli esperti, o presunti tali, e Cosenza ne è come sempre piena, giocano con i numeri per identificare il modulo proposto da Dionigi. Di certo c’è che tra i meccanismi emersi proprio contro il Benevento, non è sfuggita ai più attenti la difesa a tre in fase di attacco. Quando Rispoli spingeva a destra, c’era Panico (poi Martino) a rimanere sulla linea dei centrali con Rigione e Vaisanen. Identica cosa quando si attaccava da sinistra con Panico (poi Martino) ad arrivare sul fondo per il cross e Rispoli a rimanere inchiodato dietro assieme ai due centrali.

Di partenza davanti a Matosevic ci sono quattro giocatori in linea. Quindi tre centrocampisti con Voca in cabina di regia e due trequartisti (Brignola a destra e D’Urso a sinistra) a sostegno della punta centrale Larrivey. Benissimo Zilli quando ha preso il posto del capitano, in attesa di vedere all’opera anche Butic alle prese, per il momento, con una distorsione alla caviglia.

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