Gol su calcio di punizione dell’attaccante, i Lupi però nonostante la superiorità numerica nel finale di gara rischiano di capitolare
È 1-1 il risultato finale dello stadio “Liberati” tra Ternana e Cosenza. La squadra rossoblu, dopo un primo tempo opaco e chiuso in svantaggio, esce bene dagli spogliatoi e al 52° trova il pareggio. D’Urso viene steso da Sorensen al limite, l’arbitro prima ammonisce il difensore e indica il dischetto, poi il VAR interviene: cartellino rosso ma calcio di punizione. Sul pallone va Brignola che pennella e spedisce all’incrocio dei pali, per il pareggio rossoblu.
Nonostante la superiorità numerica però il Cosenza non riesce però a imporre il proprio gioco e creare ulteriori pericoli. È anzi la Ternana ad andare più volte vicina al gol con diverse azioni pericolose. Rigione riscatta l’errore del primo tempo con almeno due chiusure decisive, su Falletti e Coulibaly. Ma il pasticcio sembra dietro l’angolo: Martino e Partipilo vengono a contatto in area, l’arbitro indica il dischetto ma fortunatamente, dopo aver rivisto l’azione al VAR, si rende conto come sia stato il giocatore rossoverde a colpire quello del Cosenza nel tentativo di calciare. Non finisce qui, perché anche al 96° inoltrato Matosevic deve fare gli straordinari e neutralizzare un potente sinistro da distanza ravvicinata di Moro.
Brutto finale di gara per il Cosenza, apparso stanco e a tratti in balia di un avversario con un uomo in meno. Ma quel che conta è che i Lupi tornino in Calabria con un buon punto su un campo difficile, dopo un primo tempo da dimenticare. Il risultato permette al Cosenza di salire a quota 7 punti, sabato prossimo si torna al “Marulla”, avversario di turno il Bari.