Arrivato a gennaio dello scorso anno era finito ai margini ma dal ritiro estivo ha prima convinto Dionigi, adesso Viali. Il suo peso in mezzo al campo è irrinunciabile: percorre mediamente 14 km a partita
Idriz Voca il prossimo 15 maggio compirà 26 anni. Centrocampista nato in Svizzera, a Stans, ma di cittadinanza kosovara, e arrivato al Cosenza al mercato di gennaio dello scorso anno. Una scelta dell’ex direttore sportivo Roberto Goretti che sembrava destinata a essere catalogata come un fallimento tecnico. Pochissime presenze, soltanto 6 per un totale di 217′ complice prima una condizione fisica non ottimale poi un infortunio. Ha finito la stagione ai margini del progetto.
La svolta è arrivata la scorsa estate durante il ritiro di Sarnano: un po’ perché l’organico era ancora incompleto, un po’ perché è un calciatore sotto contratto fino a giugno 2024. Sin dai primi allenamenti ha convinto l’ex allenatore Davide Dionigi, tant’è che ha sempre giocato. Così come con William Viali, subentrato a stagione in corso. Finora Voca ha collezionato 21 presenze su 22 giornate di campionato: ha saltato soltanto la partita contro il Brescia perché squalificato.
Certo, non ha i piedi di velluto. Chi si aspetta da lui costruzione del gioco e lanci millimetrici ha compreso poco le caratteristiche di Voca. Ma se gioca un motivo ci sarà. E arrivano dai dati raccolti durante ogni partita. Corre tanto Idriz, non si ferma mai. Come un maratoneta. La media registrata dai Gps è di 14 chilometri percorsi a partita. Tanta roba. E poi l’efficacia nella chiusura degli spazi, nell’intercettazione di palloni e nel rubarli all’avversario. Il classico centrocampista di sostanza, che fa tanta legna ai quali nessun allenatore ama rinunciare.