Il difensore centrale dei Lupi ripercorre la sua prima esperienza in rossoblù all’eta di 19 anni. “Questa piazza mi è sempre rimasta dentro. Il Pisa? Partita speciale. Gemmi e D’Angelo artefici della mia crescita”
Seconda parte dell’intervista realizzata con Andrea Meroni, difensore centrale del Cosenza indiscusso protagionista delle ultime partite.
Lei è arrivato al Cosenza la prima volta all’età di 19 anni, campionato di Serie C 2016-2017. Poche presenze (4), una stagione particolare con l’esonero di Roselli sostituito da De Angelis che era alla Primavera. “Era il mio primo anno nel professionismo, arrivavo dalla Primavera dell’Empoli. È stato un campionato di formazione, mi è servito tanto entrare in uno spogliatoio con gente di esperienza. Alla fine giocammo anche i playoff. Ho vissuto per la prima volta una piazza calda come Cosenza che mi ha affascinato, motivo per il quale mi è rimasta dentro”.
È tornato dopo 7 anni con il ruolo di prima riserva. Adesso è un punto fermo della difesa. “Ormai ho imparato che non ci sono più titolari, anche se ai blocchi di partenza ci sono delle gerarchie. Il calcio conferma che alla fine bisogna sempre dimostrare attraverso le prestazioni per potersi ritagliare uno spazio importante, soprattutto negli allenamenti. Sono felice”.
Alla ripresa del campionato ci sarà il Pisa… “Per me è sempre una partita speciale. Ho tanti bei ricordi: la vittoria del campionato di Serie C, un playoff sfiorato e una salvezza in B. Ho tanti amici, persone alle quali sono rimasto molto legato ma in campo sarà battaglia”.
A Pisa c’era Gemmi, l’artefice del suo ritorno in rossoblù. “Siamo arrivati assieme, è stato lui che mi ha voluto: il direttore e l’allenatore Luca D’Angelo sono state due persone fondamentali per la mia crescita calcistica. Persone alle quali sarò sempre grato”.
Continua…