Il centrale fa un parallelo con la Cremonese della passata stagione e la stagione dei Lupi. “I giovani? Sorpreso da Nasti: farà carriera. Brescianini e Florenzi li conoscevo già: mai avuto dubbi. Zarate? Botta di entusiamo e campione di umiltà. Lo aspettiamo”
Terza parte della lunga intervista con Andrea Meroni, difensore centrale del Cosenza tornato in rossoblù la scorsa estate.
Lo scorso anno la promozione in A con la Cremonese, quest’anno la salvezza a Cosenza. C’è molto di simile… “Ricordo partimmo in sordina, poi siamo cresciuto e verso la fine abbiamo avuto un calo preoccupante fino allo sprint finale della ultime due giornate. Per obiettivi diversi sto vivendo le stesse situazioni. L’adrenalina è sempre uguale. Adesso rimaniamo agganciati al treno, in attesa dello sprint finale. Obiettivo che voglio raggiugere, non solo a livello personale ma di squadra”.
Chi andrà in Serie A? “Rispetto allo scorso anno che eravamo in quattro, cinque a giocarci la promozione adesso dico Frosinone con tanti giovani ma merita il primo posto, poi il Genoa che è di un’altra categoria. Ai playoff non sempre vince la più forte, ma chi ci arriva nelle migliori condizioni”.
Giovani, le faccio tre nomi: Nasti, Bresciani e Florenzi. “Sono di grandissima prospettiva. Mi ha sorpreso molto Nasti perché ricorda il mio inizio, anche lui arrivato dalla Primavera. Ha fatto fatica all’inizio ma grazie alla sua voglia si sta ritagliando uno spazio importante. È forte. Se rimarrà con questo atteggiamento farà una grande carriera. Brescianini e Florenzi li conoscevo già e avevo pochi dubbi”.
Dai giovani all’esperienza: ci racconti di Zarate. “È stata una botta di entusiasmo: pensavamo che un campione del suo calibro mettesse in soggezione lo spogliatoio invece si è presentato con massima umiltà. Grande voglia di darci una mano. Dispiace per l’infortunio: spero possa essere con noi prima possibile. Lo aspettiamo”.
Continua…