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Cosenza, finito il ritiro la squadra è ancora un cantiere aperto

Il probabile slittamento dell’inizio del campionato ha rallentato tutto il calcio mercato. Cosa manca per completare l’organico e tutte le uscite da fare

Con tre giorni d’anticipo il Cosenza ha finito il ritiro di Assisi: dal 31 luglio, che sarebbe dovuto essere l’ultimo giorno di permanenza, il gruppo rossoblù ha lasciato l’Umbria sabato mattina. Un paio di giorni di relax e da martedì 1 agosto ripresa degli allenamenti nel pomeriggio, che presumibilmente riprenderanno nel blindatissimo stadio Marulla.

La squadra rimane ancora un cantiere aperto: evidentemente il probabile slittamento dell’inizio del campionato ha rallentato tutto il calciomercato, non solo quello dei Lupi. Ma vediamo qual è il punto della situazione in casa rossoblù, reparto per reparto. Intanto una certezza: l’allenatore Fabio Caserta ha impostato il lavoro durante il ritiro di Assisi sul 4-2-3-1, per cui in base a questo modulo si dovrà operare.

DIFESA Di certo manca il sostituto di Vaisanen. Il primo nome fatto è stato quello di Camporese, il quale non raccoglie l’unanimità dei consensi nella tifoseria. C’è un’ampia fetta pronta a rinfacciargli la scelta della scorsa stagione quando preferì i soldi di Saladini all’offerta, comunque di fascia alta per la categoria, fatta dal Cosenza. Un altro nome è stato quello di Mantovani che invece potrebbe tornare alla Ternana. Infine Golemic: al momento le antenne del calciomercato lo segnalano in direzione Vicenza.

Poi tanti dubbi, il primo legato al capitano Rigione. Intanto dovrà saltare le prime 2 partite di campionato per squalifica, poi ci sarà da capirne di più sulle condizioni fisiche considerato che ha saltato tutti e tre le amichevoli nel corso del ritiro. E infine, ma non meno importante, ha un contratto in scadenza a giugno 2024 e lui preme per il rinnovo sul quale il club, al momento, ha ribadito di avere altre idee. Con un altro mese di mercato potrà succedere di tutto, per cui non è escluso che possa andare via e di conseguenza andrebbe preso un altro centrale.

Il secondo dubbio è legato a La Vardera, pure lui out nelle prime tre uscite stagionali. Si punterà sul giovane palermitano come alternativa a D’Orazio, oppure arriverà un altro terzino sinistro? Che potrebbe essere anche un destro, considerato che Martino sarà il titolare con Rispoli prima alternativa ma l’ex Foggia ha dimostrato di sapersi adattare anche sull’out opposto.

MEDIANI Al momento, dovendo giocare con due centrali, da quello che si è visto l’insostituibile rimane Voca il quale garantisce molta sostanza. Al suo fianco si sono alternati Calò e il giovane Zuccon. Reparto in cui manca evidentemente il salto di qualità: la pista Acampora al momento si è raffreddata ma nelle ultime ore di mercato potrebbe partire l’assalto di Gemmi. In ogni caso un altro giocatore di esperienza urge. Come under potrebbe tornare Praszelik del Verona, a patto che le pretese economiche vengano contenute.

TREQUARTISTI La batteria dei tre giocatori schierati dietro la punta centrale, a oggi ha visto l’utilizzo di D’Urso, Tutino e il giovane Arioli. È il reparto dove si stanno cercando soluzioni che alzino il livello, la prima porta a Riccardo Acampora del Benevento con il quale c’è già l’accordo ma ancora ballano circa 100 mila euro che il calciatore chiede a Vigorito come buona uscita. Rimane viva la pista che porta al ritorno di Marras mentre su Lisi del Perugia ci sarebbe da attendere un po’. E comunque c’è sempre Florenzi, in attesa che si riprenda fisicamente dopo l’intervento al ginocchio, il quale nella passata stagione con Dionigi giocò proprio alto a sinistra nella batteria dei trequartisti dando il meglio di sé.

PUNTA CENTRALE L’unico volto nuovo è Mazzocchi, il quale può agire anche da seconda punta. Poi c’è Zilli, fin qui sempre mandato in campo da Caserta e comunque destinato a rimanere in organico per come desidera il presidente Guarascio suo grande estimatore. Si attende la fumata bianca con il giovane Crespi della Lazio che tarda ad arrivare. E poi si sogna il botto capace di fare esplodere l’entusiasmo. Di tutti i nomi accostati, da Di Carmine a Donnarumma, l’unico che resta in piedi rimane quello di La Mantia non fosse altro perché è il secondo grande desiderio rimasto al presidente dopo che è riuscito a esaudire quello di riportare Tutino al Marulla.

USCITE L’elenco è lungo. Si comincia da Hristov (al momento “bloccato” per l’incertezza sulle condizioni di Rigione e l’infortunio alla spalla occorso a Venturi) e si prosegue con Panico, Pandolfi e Finotto che sono tutti nella lista over per cui dovrebbero essere i primi a uscire. E poi i tanti giovani: Teyou, Prestianni, Maresca, Sueva e Arioli.

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