Massimiliano Pesce, presidente del Centro coordinamento club, punta il dito contro la campagna abbonamenti e i costi decisi dal club rossoblù
I primi mal di pancia si sono diffusi sui social, appena il Cosenza calcio ha lanciato la campagna abbonamenti, con lo slogan Ancora Tu, in vista del prossimo campionato di Serie B 2023-2024. Rincari, da più parti, ritenuti eccessivi. Una scelta, quella del club di Via degli Stadi che non è affatto piaciuta. A prendere posizione anche Massimiliano Pesce, presidente del Centro coordinamento club il quale attraverso un comunicato è intervenuto sul caro biglietti.
“Viene da sé – comincia il comunicato – leggere lo slogan della campagna abbonamenti con una punta di amarezza. La ragione è l’aumento dei costi per ogni singolo settore. Troviamo alquanto spropositato un simile innalzamento economico, in virtù anche del fatto che, come regione, non apparteniamo di certo all’agglomerato degli Emirati Arabi”.
“Siamo piuttosto increduli, per non dire scioccati, soprattutto del trattamento riservato alla categoria Lupacchiotto, rilevando un aumento onestamente non consono ad una società che punta a promuovere l’amore per il calcio sin dalle generazioni più piccole. Si chiede – prosegue la nota del Centro coordinamento club – nuovamente un sacrificio al popolo rossoblù. Un sacrificio non certo di poco conto che naturalmente andrà ad incidere sul bilancio familiare di tutti i tifosi”.
“Pertanto, come Centro di Coordinamento, chiediamo cortesemente alla società una revisione delle tariffe pianificate, favorendo così l’afflusso di più persone allo stadio”, conclude Massimiliano Pesce.