La partita con il Parma di sabato pomeriggio si annuncia come un crocevia fondamentale per la stagione del Cosenza. C’è una rotta da invertire in termini di risultati, le tre sconfitte di fila con Catanzaro, Ternana e Cittadella pesano come un macigno soprattutto sulla testa dell’allenatore Fabio Caserta. Il quale contro la capolista si gioca una fetta importante del suo futuro sulla panchina dei Lupi.
Non solo i tre k.o., ma è il trend delle ultime partite che preoccupa e non poco. A un inizio di stagione che aveva portato 14 punti in 9 gare e la squadra stabilmente nella zona playoff, ne sono seguite le ultime 7 nel corso delle quali di punti ne sono arrivati soltanto 5 e con il playout a un tiro di schioppo. È un periodo complicato, come ha ricordato il direttore sportivo Gemmi nel corso della conferenza stampa di lunedì scorso.
Periodo complicato compreso anche dagli spettatori il cui calo di presenza allo stadio Marulla è a dir poco preoccupante. Alla prima uscita stagionale, il 13 agosto 2023 con il Sassuolo in Coppa Italia i paganti sono stati 8.800. Ancor di più le presenze allo stadio alla prima di campionato con l’Ascoli una settimana dopo, il 19: tra paganti e abbonati le presenze totali diffuse dal club di Via degli Stadi era stato di 9.571 spettatori. Nell’ultima partita in casa, con la Ternana lo scorso 2 dicembre si è toccato il minimo stagionale: 2.482 presene, inclusi i 790 abbonati.
“Il calo degli spettatori dispiace ma – ha detto Gemmi lunedì scorso – siamo noi i responsabili. Dobbiamo essere quindi noi a convincerli a tornare con le prestazioni. Non siamo in una fase di disastro completo, siamo in linea con il miglioramento. Non sono fissato con i numeri, ho sempre avuto la sensazione che la piazza segua la squadra”.