Il difensore portoghese ospite di LaC Sport parla del campionato dei Lupi: “Siamo consapevoli che il traguardo è vicino, grazie alla vittoria sul Crotone. Vi spiego come abbiamo superato le difficoltà iniziali. Braglia una guida, Corsi il nostro leader”
Il difensore Anibal Capela è stato ospite del giornalista Maurizio Insardà nel corso della trasmissione televisiva LaC Sport. Si è, ovviamente, parlato del Cosenza a cominciare dal successo di domenica scorsa sul Crotone. “Il derby è sempre qualcosa in più rispetto alle altre partite. Quella con il Crotone – ha detto il difensore portoghese dei Lupi – era sicuramente la sfida più importante della stagione, perché arrivava dopo un periodo particolare (2 punti in 5 partite, ndr). La vittoria è stata la logica conseguenza dell’ottimo lavoro fatto nel preparare la gara. E la vittoria è stata meritata”.
Capela ricorda la prima parte del campionato, cominciato in salita. “All’inizio abbiamo avuto qualche difficoltà, considerato che in squadra c’erano tanti calciatori che non avevano mai giocato in Serie B. Certo, non è stato questo il motivo principale delle difficoltà però c’è bisogno del tempo giusto per adattarsi a un campionato nuovo. La differenza con la Serie C la sapevamo già, però ha influito anche l’aspetto mentale. La troppa ansia nell’affrontare le partite. Allo stesso tempo – ha sottolineato davanti alle telecamere di LaC il difensore del Cosenza – eravamo tranquilli, nonostante nelle prime sette partite non avevamo mai vinto, perché sapevamo che nel gruppo c’erano le qualità giuste per emergere. Uomini veri, belle persone”.
Se oggi il Cosenza viaggia spedito verso l’obiettivo della salvezza, Capela ne svela uno dei segreti. “Il gruppo è sempre stato umile e i risultati oggi lo confermano. È vero, ancora non siamo salvi ma la vittoria di domenica con il Crotone ci porta tanta tranquillità per centrare l’obiettivo. Sappiamo che non è ancora finita ma allo stesso tempo siamo consapevoli che il traguardo è davvero vicino”.
Il numero 4 del Cosenza esalta le qualità dell’allenatore. “Braglia è una bellissima persona e ha un ottimo rapporto con i calciatori. Un allenatore che porta al gruppo quello che ci manca: l’esperienza. Ha la capacità di fare vedere al gruppo le cose, prima ancora che accadano. È un leader”. Un leader in panchina ma è pure in campo il gruppo ha delle certezze, dei punti di riferimento. “Tra i calciatori il nostro leader è il capitano Angelo Corsi. Nonostante il grave infortunio, è sempre vicino al gruppo. In campo – ha aggiunto Capela – abbiamo leader come Dermaku, Legittimo, Palmiero. Un po’ tutti siamo leader, perché alla fine tutti dobbiamo essere capitani. In una squadra è ovvio che ci sia il calciatore che spicca in personalità però tutti – ha concluso il difensore centrale rossoblu – dobbiamo essere responsabili, tutti dobbiamo essere professionisti, tutti dobbiamo essere leader; prima per noi stessi, poi per la squadra”.
