La società era stata accusata di aver messo alla porta il calciatore in quanto il padre sarebbe legato ad ambienti criminali
Sembra rientrato il “caso” legato a Pietro Santapaola, attaccante classe 2003, in forza alla formazione Primavera del Cosenza. Il giocatore, secondo quanto riportato dal giornalista Paride Leporace, ha ricevuto un’email nella quale la società comunica al tesserato di poter riaggregarsi alla formazione Primavera. Permangono, scrive ancora Leporace, problemi per l’ospitalità in convitto. La causa è da ricondurre al periodo di quarantena alla quale sono sottoposti in questi giorni i giovani del vivaio per alcuni sospetti casi di Codiv-19.
Santapaola aveva presentato un esposto tramite il suo avvocato. Il giovane calciatore aveva accusato il Cosenza di averlo escluso dalla squadra nelle scorse settimane in quanto imparentato con Nitto Santapaola, boss di mafia attualmente all’ergastolo e dopo che anche il padre era stato coinvolto in un’operazione di polizia. La denuncia era stata inoltrata anche a Figc, Procura federale e Lega B. Il club rossoblù finora non ha mai dato comunicazioni ufficiali sulla vicenda. La notizia diffusa dal giornalista cosentino, tramite la pagina Facebook, è un segnale distensivo sullo spiacevole accaduto.