La tanto attesa svolta dopo il cambio in panchina non è arrivata: con Occhiuzzi soltanto 4 punti in 7 partite e sul futuro da Via degli Stadi ha deciso… di non decidere!
L’ennesimo campionato in linea con le ambizioni del club. Il Cosenza, così com’è successo nella passata stagione e in quella del post lockdown, continua a rimanere impantanato nei bassi fondi della classifica. Il percorso verso la salvezza si fa sempre più complicato nonostante i timidi segnali di risalita (3 pareggi consecutivi) che avevano portato un timido raggio di sole. La partita con il Perugia, al di là della sconfitta in sé, ha confermato che alla squadra manca la caratteristica principale per lottare ad armi pari: la cattiveria agonistica.
Una sconfitta, quella contro il Grifo, nata sin dalle battute iniziali quando si è vista una squadra pilotata con una focosa partecipazione da Alvini. Per tutti i 94′ di gioco ha urlato, si è sbracciato e ha dato indicazioni. Un atteggiamento che la squadra ha evidentemente trasferito sul terreno di gioco. Certe partite si vincono anche così. E non illudano gli ultimi 20′ del Cosenza, figli esclusivamente di una reazione emotiva arrivata dopo il gol di Camporese. Certo, gli ingressi soprattutto di Florenzi, Millico e Gerbo hanno ridato vitalità a una squadra apparsa morta fino a quel momento.
La classifica dice quota 19 punti, frutto del “tesoretto” lasciato in dote da Marco Zaffaroni. Con l’allenatore milanese il Cosenza ha raccolto 15 punti in 16 partite, media di 0,9375 a gara. L’arrivo di Roberto Occhiuzzi non ha migliorato l’andamento: 4 punti in 7 match per il giovane allenatore di Cetraro. Una media punti ferma a 0,5714 a partita. Troppo poco per sperare a una risalita in classifica. Il tutto in una difficoltà ambientale di non poco conto, con la tifoseria che continua a chiedere l’esonero. Ma da Via degli Stadi al momento si è deciso… di non decidere! Per il pomeriggio è prevista la ripresa degli allenamenti. In attesa di sviluppi nell’arco della giornata…
