
Il manto erboso è al penultimo posto nella classifica della Lega B: per il club c’è il rischio-decurtazione dei contributi per i diritti televisivi. Peggio solo lo ‘Zini’ di Cremona
Non c’è pace per il terreno di gioco del Marulla . Il prato verde dell’impianto di via degli stadi, un tempo fiore all’occhiello dalla società rossoblu, è al penultimo posto tra i campi del campionato cadetto.
A certificarlo, una classifica voluta dalla Lega di Serie B, che alle affiliate chiede le condizioni migliori possibili per il terreno di gioco, sia dal punto di vista estetico che della praticabilità. Per questo da qualche stagione ha istituito un premio alle società che dimostrano di avere il miglior manto erboso. Capitani, allenatori, produttori televisivi e un agronomo della Lega di B sono chiamati ad esprimere il proprio giudizio di merito con votazione da 1 a 5 ad ogni partita. A fine stagione viene concesso un riconoscimento economico ai tre migliori campi, da investire proprio nelle migliorie del terreno; mentre alle tre società ultime in classifica viene invece decurtata una somma derivante dalle risorse collettive (da 50 a 150mila euro).
In questa classifica, peggio del terreno di gioco c’è solo lo Zini di Cremona. Il migliore, invece, è quello di Cittadella, seguito da Padova e Verona. La classifica è comunque parziale e c’è ancora tempo per migliorare la situazione, anche se i problemi sono sotto gli occhi di tutti.
