Il produttore cinematografico vuole ripetere a Bari la stessa cosa fatta a Napoli: dalla C alla A affidandosi a un allenatore esperto come Reja. E l’attuale tecnico dei Lupi sarebbe una garanzia. E su Tutino…
Dopo Reja, ecco Braglia. Aurelio De Laurentiis, che di professione fa il produttore cinematografico, è uno al quale piace andare sul sicuro. Nel 2004, quando rilevò il Napoli, ripartì dall’allora Serie C1 con Ventura in panchina. Durò poco: esonero e squadra affidata a Edy Reja, allenatore navigato. Arrivò in finale playoff al primo colpo ma venne battuto dall’Avellino nel derby campano. L’anno successivo centrò la promozione in Serie B e quindi il salto doppio arrivando in A vincendo, così, due campionati di fila.
De Laurentiis i è messo in testa che la stessa cosa la vuole ripetere a Bari. Ma qui è partito dai dilettanti: la vittoria del campionato di Serie D è cosa fatta, manca soltanto l’ufficialità. Già da inizio gennaio il “patron” del Bari parla di “business plan per la Serie C…”, evidentemente non vuole farsi trovare impreparato. A cominciare dalla scelta dell’allenatore. E da più parti, nella vicina Puglia, si sussurra che stia facendo una corte spietata a Pierino Braglia, il quale, da sempre, valuta qualsiasi offerta, rinnovi compresi, una volta finita la stagione. Pochi mesi e sapremo…
L’esperienza di Braglia è fuori discussione. La splendida stagione sulla panchina del Cosenza in Serie B, sta facendo, inevitabilmente, aumentare i pretendenti. Una sfida intrigante, perché Bari merita palcoscenici decisamente più importanti rispetto alla Serie C. In ogni caso il tecnico di Grosseto in questo momento è concentrato a un solo obiettivo: la salvezza del Cosenza. Con il contributo dei gol di Gennaro Tutino che a fine campionato tornerà al Napoli per fine prestito. E a De Laurentiis non dispiacerebbe affatto che il suo talentino venisse allenato anche il prossimo anno da Braglia…
