Il presidente rossoblù ha chiesto unità a tutto l’ambiente: “Io sono ottimista, è solo un momento negativo. E’ importante che la gente stia vicina alla squadra”.
“Il Cosenza ha tutte le carte per tirarsi fuori da questa situazione”. Eugenio Guarascio, in una lunga intervista a Teleuropa Network, ha parlato della situazione del Cosenza. Il presidente rossoblù ha così proseguito: “Abbiamo un’organizzazione eccellente. L’anno scorso abbiamo avuto un terreno di gioco pessimo. Quest’anno abbiamo investito sullo stadio, unica squadra in Serie B. Abbiamo rifatto il terreno di gioco, abbiamo messo ventiduemila seggiolini. Questo significa che abbiamo fatto le cose come vanno fatte in Serie B”.
“Le critiche dei tifosi? Li capisco, nel calcio sono cose da tenere in conto. Devono avere fiducia, stare al fianco della squadra, se devono fischiare meglio fischino me e non i ragazzi quando giocano. Loro rappresentano il dodicesimo uomo in campio, il “Marulla” deve essere il nostro fortino, l’importante è che stiano a fianco alla squadra. Questo può tradursi in positività. Abbiamo tre partite, a cominciare da quella di Pisa. Poi riprenderemo giorno 18 gennaio, ma prima dobbiamo fare in massimo contro i nerazzurri, l’Empoli e la Juve Stabia. Io sono un ottimista, non mi fascio la testa prima di romperla. La classifica non bisogna guardarla, ma la squadra”.
“La squadra non ha la cattiveria sportiva che aveva nella scorsa stagione. Manca personalità – ha proseguito Guarascio -. Ci sono stati anche alcuni infortuni che ci hanno messo in questa situazione. L’anno scorso forse avevamo uno dei peggiori terreni di gioco, ma al “Marulla” andavamo molto meglio. La mia tranquillità da dove deriva? Io conosco i ragazzi, il mister, so che loro ci tengono. Il gruppo è unito. La differenza tra una squadra e un’altra sta proprio lì. Una squadra unita può fare ben e noi lo siamo fuori e dentro il campo. Sono convinto che sia un fatto momentaneo”.
Poi il presidente specifica: “Non ho mai pensato di mollare. Offerte? C’è qualcuno che tenta di avvicinarsi al Cosenza, ma io non ho questo desiderio. Non ho voglia di staccarmi dal Cosenza, sento sia qualcosa che mi appartiene. Siamo a otto anni qui. Abbiamo sempre raggiunto risultati positivi, in D, in C2, la Coppa Italia, la C1. Aver fatto in sette stagioni quello che abbiamo fatto a Cosenza è possibile per i tantissimi tifosi, in provincia c’è un orgoglio del Cosenza che altrove non c’è. Mi impegnerò assolutamente per mantenere questo patrimonio ma serve l’aiuto di tutti. Non basta prendere quattro fuoriclasse”.
“Mi sento tranquillo perché stiamo facendo tutto quello che va fatto. La classifica avrebbe meritato cinque o sei punti in più. Ma non dobbiamo darci alibi. Dobbiamo pensare a chiudere il 2019 al meglio e poi concentrarsi sul girone di ritorno, che da quando ci sono io è sempre stato positivo. Non so quanti acquisti saranno fatti, lo deciderà l’area tecnica. L’anno scorso abbiamo lasciato andare una decina di calciatori ma penso che quest’anno saranno di meno. In Lega ho spinto molto sul VAR. Alcune situazioni ai nostri danni sono state chiaramente errate, con la tecnologia avremmo quattro o cinque punti in più”.
“Ai tifosi dico: non dovete avere nessuna preoccupazione, il Cosenza c’è. Faremo il massimo per poter uscire da questo momento difficile. Io la classifica direi di non guardarla, la squadra è viva. A voi tifosi chiedo solo una cosa: la presenza è veramente importante, quando giochiamo in casa, bisogna essere in tanti. E se volete fischiare, fischiate me. Ai giocatori bisogna dare supporto. Tutti insieme usciremo da questa situazione”, ha concluso Guarascio.
