Il presidente del Cosenza torna a parlare dell’avventura in rossoblu del tecnico veneto: “Ho visto l’uomo che si è spogliato dalle vesti di mister”. Bordate per qualche suo ex dipendente: “Ero abituato ad allenatori che non si dimettono neanche in ginocchio…”
Nel corso della trasmissione radiofonica Stadio Aperto sulle frequenze di TMW Radio, il presidente del Cosenza, Eugenio Guarascio è tornato a parlare del doloroso addio tra i rossoblu e Bepi Pillon. “Mi state facendo venire la pelle d’oca perché è stato un momento difficile ma nello stesso tempo di grande umanità: non conoscevo Pillon, ma c’è stato un momento in cui ho visto l’uomo che si è spogliato dalle vesti di mister”.
Un Guarascio che tira anche una frecciatina a qualche suo ex dipendente: “Io ero abituato ad allenatori che non si dimettono neanche in ginocchio, mentre lui era combattuto: voleva affrontare la nostra sfida, era convinto che ce l’avrebbe fatta, ma purtroppo quando siamo andati a Verona, è subentrato l’aspetto di due calciatori nostri, tra cui il capitano, che in quel momento clou non se la sono sentita di andare. Lui ha fatto la partita, abbiamo anche perso ma sono certo che in altre condizioni non sarebbe mai successo”.
Dopo la gara col Chievo è arrivata la decisione: “Alla fine ci siamo sentiti, e si può dire che in pochi secondi abbiamo capito che per lui era più importante il valore della famiglia, in tutto ciò che comporta questa pandemia. Non ci ha pensato un attimo e così ci siamo lasciati, un po’ di rammarico ce l’ho perché con lui avremmo fatto bene, se non benissimo, nel prosieguo, ma sono d’accordo con lui. Nel calcio ci sono anche uomini che pensano”.