Grazie a 10 punti raccolti in 4 partite la squadra di Zaffaroni si è ritagliata uno spazio di rilievo nella prima parte di stagione del campionato di Serie B
Quattro partite per prendersi lo scettro di quadra rivelazione del campionato di Serie B 2021-2022. Il Cosenza in poco meno di un mese ha fatto modificare giudizi e prospettive. Da squadra che veniva considerata da retrocessione, perché costruito in poco più di una ventina di giorni, con risorse economiche molto limitate e senza un precampionato degno di questo nome, oggi accarezza i playoff. Sabato con il Frosinone è uno scontro diretto, così dice la classifica. I 10 punti raccolti sono frutto di 3 vittorie (Vicenza, Como e Crotone, tutte al Marulla evento che non accadeva da luglio 2020) e un pareggio (a Perugia).
La poca fiducia attorno al club avevano reso molto pesante l’ambiente ma grazie alla perfetta simbiosi Goretti-Zaffaroni, è stato ricostruito l’entusiasmo giusto per guardare al futuro con meno preoccupazioni rispetto al recente passato. E la risposta è arrivata il 25 settembre scorso contro il Crotone: con 7.554 paganti è stata la partita con il 2° maggior numero di spettatori in Serie B, dopo Lecce-Monza (8.442).
Il direttore sportivo Goretti ha evidentemente costruito la squadra giusta per l’allenatore Zaffaroni, il quale gli ha subito cucito addosso una identità di gioco attorno al 3-5-2, suo marchio di fabbrica. Il giusto mix con calciatori di esperienza da Vigorito (ancora in dubbio per sabato) a Rigione e Vaisanen (si è infortunato nel derby, sarà assente almeno fino a gennaio). Il croato Situm fino al “capitano non giocatore” Corsi sempre più legato al club: 257 gare con la maglia del Cosenza, a pochi passi dalla storia. Infatti Ciccio Delmorgine, calciatore simbolo e bandiera degli anni Trenta, è al terzo posto della speciale classifica delle presenze a quota 258. Poi c’è Gigi De Rosa a 260 e il mito dei miti Gigi Marulla a 330.
I giovani rappresentano il valore aggiunto: l’esplosione di Gori che ha già messo a segno 3 gol ma soprattutto sta sopportando benissimo il peso che la maglia numero 9 da queste parti ha sempre avuto. E poi Caso, funambolica seconda punta capace di infiammare i tifosi con guizzi di alta classe. E si aspetta il “ritorno” di Millico, il quale ha già fatto vedere un assaggio delle sue qualità, talento scuola Torino che dalla Calabria potrebbe spiccare il volo: le premesse ci sono tutte, al di là del suo primo gol segnato tra i professionisti. Mentre stava scalando posizioni nelle gerarchie degli attaccanti si è fermato per noie muscolari.
Un capitolo a parte il ritorno di Palmiero, alla quarta stagione di fila in Serie B e che a 25 anni potrebbe segnare la sua consacrazione definitiva. Responsabilizzato con la fascia di capitano al braccio, si è preso per mano il centrocampo assieme a Carraro un’altra giovane promessa fortemente voluta da Goretti che lo sconosceva dai tempi del Perugia. Occhio a Boultam, che partita dopo partita sta diventando punto di riferimento imprescindibile. E adesso si attende il ritorno di Bittante e soprattutto Anderson la cui prima convocazione è in arrivo. Da Cenerentola designata a inattesa protagonista: bella la vita del nuovo Cosenza.