Inizio di campionato confortevole per i rossoblù: 11 punti in 8 partite sono un ottimo bottino in chiave salvezza. I meriti di Zaffaroni che come tutti i debuttanti ha ancora tanto da migliorare…
Un pregio di questo Cosenza? Una squadra che nei momenti di sofferenza lo fa mantenendo gli equilibri. Che non è poco, soprattutto per un gruppo che non ha svolto il ritiro pre campionato perché costruito in pochi giorni e con un ritardo di non poco conto rispetto al resto del plotone di questa Serie B 2021-2022. Diciamola tutta: tanti addetti ai lavori, soprattutto tra i dirigenti di tante squadre, avevano inserito i rossoblù tra le squadre già retrocesse. Prima ancora che il campionato cominciasse.
E invece dopo 8 giornate tutti parlano della squadra di Zaffaroni come la rivelazione di questo inizio di stagione. Il grande merito dell’allenatore, è quello di avere dato una identità alla squadra consapevole delle difficoltà della stessa. O meglio: dei limiti che, inevitabilmente, questo Cosenza ha. Ha fatto, con intelligenza, di necessità virtù accantonando l’estetica a dispetto della concretezza. Se oggi i Lupi hanno una classifica che li mette nelle condizioni di affrontare il futuro con la giusta serenità e senza pressioni che ne limitano le prestazioni, è proprio perché il pragmatismo del Zaf è stato fondamentale.
Anche al Marulla si è vista spesso una squadra soffrire. Un po’ in tutte le partite. Una squadra che rispetto agli avversari costruisce meno e tira in porta poco. Ma evidentemente era più importante mettere tanto fieno in cascina. E se oggi la media punti dice che il Cosenza viaggia a 1,375 a partita è decisamente un buon segno. Certo, siamo soltanto all’inizio e non è il caso di emettere sentenze. Aspettiamo che Zaffaroni possa avere tutti a disposizione, perché come dice lo stesso allenatore “mai dimenticare da dove siamo partiti”. Appunto, dalla Serie C. E se oggi il Cosenza è in una posizione di classifica tranquilla, non significa che dovrà vincere il campionato…