Il direttore sportivo si è rilanciato in rossoblu e ha attirato le attenzioni di società che puntano alla promozione in A
Nonostante qualche critica, la stagione di Roberto Goretti al Cosenza non può che definirsi positiva. Conquistare la salvezza, seppur ai playout, dopo una partenza a handicap che poteva compromettere l’intera stagione, è un grande traguardo. Inoltre alcune intuizioni e innesti perfezionati in particolare nel mercato di gennaio si sono rivelati oltremodo positivi. Ci riferiamo ad esempio a Michele Camporese, centrale che ha dato solidità alla difesa e ha anche contribuito con un ottimo bottino di reti, ad Alessandro Di Pardo, che ha scalato le gerarchie della corsia di destra e, ovviamente, a Joaquin Larrivey, approdato in rossoblu tra lo scetticismo e dimostratosi un ingaggio fondamentale.
Goretti ha accettato la sfida di Cosenza. Ha vinto questo round e vorrebbe continuare a misurarsi con questa realtà anche nel prossimo futuro. Ma chiaramente alla base ci deve essere un progetto concreto. Che al momento pare tardi ad arrivare. E sul piatto sembra che gliene siano stati proposti di allettanti. Ci sarebbero infatti almeno due ambiziosi club di B pronti a offrire a Goretti il timone per la costruzione della squadra del prossimo futuro. Il primo è il Venezia, retrocesso dalla Serie A, che però punta a rilanciarsi nell’immediato. I lagunari si sono separati da Poggi e Collauto e vogliono rinnovare l’area tecnica.
Il secondo club è il Brescia del vulcanico presidente Cellino, che ha richiamato alle Rondinelle l’allenatore spagnolo Pep Clotet ed è a caccia di un nuovo direttore sportivo. Tra i profili che starebbe valutando Cellino, c’è anche quello di Goretti. Non è un segreto che i lombardi puntino al ritorno in Serie A. Dopo un settimo e un quinto posto nelle ultime due stagioni, con altrettante eliminazioni ai playoff, il Brescia vuol tentare il salto diretto. E Cellino cerca l’uomo giusto per creare la squadra giusta. Che sia proprio Goretti?