Il primo tempo del San Nicola aveva illuso poi sono tornati i fantasmi del passato con la colossale ingenuità difensiva in occasione del gol di Cheddira
La partita con il Bari rappresentava un jolly per il Cosenza, come l’aveva definita l’allenatore Viali. Che purtroppo non è stato utilizzato, nonostante il buon primo tempo chiuso sull’1-1 grazie alla rete di Rispoli dopo il vantaggio iniziale di Sebastiano Esposito. Una partita che ha lasciato intravedere segnali di crescita ma che allo stesso tempo ha riproposto le ombre del passato, colossali ingenuità difensive che hanno portato alla sconfitta. Da Martino a Rigione fino a Voca: nessuno è riuscito a tamponare il pericolo dalle parti di Micai. Dal cross di Puccino dalla destra al colpo di testa di Cheddira lasciato tutto solo in mezzo all’area di rigore. Altro che jolly!
Una sconfitta che, vista la differenza di organico, ci sta tutta ma per intravedere un raggio di sole urge una vittoria. Altrimenti diventa impossibile schiodarsi dall’ultimo posto. E non sempre chi sta davanti aspetta il tuo arrivo. Oggi la classifica dice che la salvezza diretta è lontana soltanto 5 punti (Cittadella, Como e Venezia a quota 27) e che in mezzo, fino ai 22 dei rossoblù, troviamo Perugia (26), Brescia (25), Spal (24) e Benevento (23). Una salvezza tutta da giocare ma adesso è arrivato il momento di invertire la rotta. Al Cosenza non rimane che battere il Sudtirol di Bisoli sabato prossimo al Marulla (ore 14). Altrimenti diventa molto più complicato di quanto non lo sia già arrivare alla salvezza.