Fabio Caserta, allenatore del Cosenza, alla vigilia della sfida con il Bari, in programma sabato 23 dicembre alle ore 16:15, allo stadio “San Nicola”, è intervenuto in conferenza stampa.
IL PUNTO SULLA SQUADRA – “I giocatori stanno tutti bene, tranne Canotto e Marras, che non si sono mai allenati con la squadra. Esclusi loro due stanno tutti bene”.
IL MODULO DA OPPORRE AL BARI – “Il modulo è fine a sé stesso, conta l’interpretazione e le caratteristiche dei singoli giocatori. Il modulo si vede in fase di non possesso, ma in fase di possesso cambia tanto. Abbiamo fatto bene con il 3-5-2 perché non avevamo gli esterni di ruolo, che avevano fatto molto bene. Si può inceppare qualcosa perché gli altri ti studiano e tendono ad avere le contromisure. Quindi quello che facevi prima non riesci più a farlo. In questo momento la squadra ha bisogno di solidità, ma il sistema di gioco conta relativamente. Secondo me possiamo continuare su questa strada, non tralasciando ovviamente quanto fatto di buono fino adesso”.
COSA CAMBIA RISPETTO AL PASSATO – “Questa squadra non ha a mio avviso il lancio lungo sull’attaccante per le spizzate, giocando con i quinti o con gli esterni che vanno al cross invece è molto brava ad attaccare la porta. Poi ci sono alcuni momenti della gara in cui sei costretto a giocare sulle seconde palle, ma non è la nostra caratteristica principale. Lo dobbiamo anche fare perché alcune squadre ti costringono, come il Cittadella. Dobbiamo lavorare sui cross, è capitato di alzare molto i terzini che alla fine fungevano come i quinti del 3-5-2”.
LE SCELTE A CENTROCAMPO – “Sia Calò che Praszelik avevano fatto molto bene, come hanno fatto molto bene i giocatori che li hanno sostituiti. Valuterò in base alle caratteristiche che servono per la partita di domani. Ho difficoltà nello scegliere i giocatori per il centrocampo, che sarà sicuramente a tre”.
IL RUOLO DI VOCA – “In un centrocampo a tre per me è una mezzala, perché è il tipo di giocatore che piace a me, che sa inserirsi bene senza palla. Da play non lo vedo benissimo, secondo me non lo è. È un giocatore molto duttile, lo puoi schierare in più ruoli. Dà molto equilibrio sia in fase di possesso e non possesso. Il centrocampo a tre più equilibrato? Lo abbiamo fatto anche a Cittadella. Se non hai Marras e Canotto, se devi inserire degli esterni adattati, fai più fatica. Io ho sempre giocato con il centrocampo a tre, ho spesso giocato con il 4-3-3. Ma devo adattarmi anche ai giocatori in rosa, devo vedere il materiale umano. Abbiamo fatto delle grandi partite con un centrocampo a due, possiamo fare anche quello a tre, abbiamo tutte le caratteristiche adatte”.