Equilibrio prima di tutto, come ha sottolineato Fabio Caserta nel corso della conferenza stampa di venerdì. Al di là del modulo che il tecnico cucirà addosso al Cosenza per la partita di domani, sabato 27 gennaio, con il Südtirol. Etichettata, giustamente, come uno sconttro diretto per la salvezza. Al Druso, fischio d’inizio alle ore 14, servirà la partita perfetta perché la 22ª giornata metterà di fronte ai Lupi una squadra che ha una sua precisa identità.
Senza Canotto e Meroni infortunati, l’assenza più pesante sarà quella di Tutino squalificato per una giornata. E non tanto per i tre gol segnati sabato scorso contro il Venezia, perché tatticamente è un calciatore che dà la possbilità, nel corso della stessa partita, di variare atteggiamento sul fronte offensivo. Motivo per il quale Caserta riflette: 4-3-3, oppure 4-2-3-1 con due punte vicine?
Di certo in campo ci saranno Florenzi e Forte dal primo minuto. Ed è la duttilità tattica del centrocampista sardo a garantire comunque a Caserta l’efficacia necessaria pr quello che è il suo disgeno tattico. La soluzione più immediata porta a pensare al 4-3-3 con Zuccon, Praszelik e Florenzi a centrocampo dietro al tridente formato da Marras, Forte e Mazzocchi.
E l’opzione 4-2-3-1? In questo caso prevederebbe lo spostamento di due calciatori: Florenzi e Mazzocchi. E non più 4-4-2 in fase di non possesso come avvenuto con il Venezia, ma 4-3-3. La coppia sulla mediana vedrebbe Zuccon e Praszelik, quindi la batteria dei trequartisti con Marras, Mazzocchi e Florenzi alle spalle di Forte. Questo consetirebbe all’attaccante ex Südtirol di agire più vicino a Forte, mentre Florenzi in fase di non possesso scalerebbe sulla mediana con lo stesso Mazzocchi a occupare gli spazi sul fronte sinistro dell’attacco.