L’attaccante, espulso nel finale di gara per una gomitata, esprime perplessità sul giudizio dell’arbitro: “Dentro gli ho chiesto spiegazioni, ma ha visto così. Spero mi diano solo una giornata”
Prestazione insufficiente, condita da un’espulsione sul finale di gara: questo il derby di Riccardo Maniero, attaccante del Cosenza. L’ex Novara e Bari è intervenuto ai microfoni della trasmissione televisiva “Replay”, analizzando lucidamente il match di ieri: “E’ stata una partita maschia sin dall’inizio, loro sono partiti bene ma poi noi siamo usciti fuori e abbiamo segnato con un gran gol di Embalo. Abbiamo fatto una grande partita, anche se nel finale loro hanno spinto di più e noi abbiamo abbassato il baricentro”.
Sull’espulsione: “In quell’azione son saltato, non ho allargato neanche il gomito ma l’arbitro ha visto così. Dentro ho chiesto spiegazioni all’arbitro. Spero che mi diano solo una giornata per finire il campionato come volevo”. Un campionato altalenante, che ha visto un Maniero non proprio al massimo delle sue potenzialità: “Ero contento, come lo era mio padre, di arrivare a Cosenza, città nella quale sono stato battezzato quando papà giocava qui. Dopo le prime dieci partite, l’infortunio e il poco spazio mi hanno condizionato in peggio”.
Salvezza quasi raggiunta, grazie a dei risultati straordinari: “Campionato sopra le righe, siamo quasi giunti alla salvezza. Ci mancano 2-3 punti, mister bravissimo a darci la mentalità giusta”. Infine, Maniero si esprime sui suoi compagni di reparto e sul suo futuro: “A maggio parleremo del mio futuro. Non dobbiamo mollare la presa, dobbiamo concentrarci per la partita di Padova. Il mister mi dice spesso che ci sono dei momenti in cui bisogna essere arrabbiati e determinati. Tutino farà una grande carriera, Baez è un ottimo elemento come Embalo. Litteri, invece, viene da un infortunio ma è un ottimo attaccante”.