Comincia la settimana in cui bisogna cominciare a dare le prime certezze ai circa 130 mila spettatori che durante il campionato hanno assistito alle partite giocate al Marulla. Dai rinnovi di Braglia a quelli dei calciatori. Trinchera attende fiducioso…
Adesso si aspettano le strategie del presidente Eugenio Guarascio. Tocca a lui cominciare a dare le prime certezze ai 128.868 spettatori che nell’arco del campionato hanno assistito a 17 delle 18 partite previste dal calendario al Gigi Marulla. Com’è noto al Cosenza manca il dato della prima casalinga, quella con il Verona che non si è mai giocata per le condizioni precarie del manto erboso e che potenzialmente avrebbe portato il numero degli spettatori totali attorno ai 140 mila, perché quel sabato 1 settembre 2018 sarebbero state ben oltre diecimila le presenze allo stadio. Il pubblico rappresenta un patrimonio inestimabile per il club rossoblu: dai 12.375 di Cosenza–Salernitana ai 4.794 della sfida con la Cremonese con in mezzo i 10.345 spettatori contro il Brescia, 10.234 con il Venezia.
Ecco, la base su cui programmare la nuova stagione è proprio il potenziale rappresentato dalle presenze allo stadio. E la gente comincia a essere impaziente, soprattutto per quel che concerne il primo tassello per il campionato di Serie B 2019-2020: la conferma di Piero Braglia alla guida dei Lupi. D’accordo, l’intervento chirurgico a cui si è sottoposto l’allenatore, il clima di festa attorno alla squadra nella settimana in cui si è osservato il turno di riposo previsto dal calendario, il giusto riconoscimento ai tifosi della provincia grazie alle serate per festeggiare la salvezza assieme ai protagonisti, la cena sociale. Tutto giusto. Ma adesso bisogna capitalizzare al massimo il vantaggio arrivato dal campo: assieme al direttore sportivo Trinchera va programmata la nuova stagione.
Non solo Braglia ma anche rinnovi come quelli di Bruccini e Idda che da diverso tempo vengono dati per scontati ma al momento non ci sono certezze nonostante le rassicurazioni che arrivano dalle persone vicine al presidente Guarascio. È vero che ogni cosa andrà fatta “nel rispetto dei bilanci” ma è anche vero che la base su cui poggiare il nuovo progetto va fatta nei tempi giusti. Altrimenti, com’è già successo in passato, e basterebbe ricordare la superficialità con la quale è stata gestita la trattativa con La Mantia (quello che a suon di gol ha contribuito alla promozione del Lecce in Serie A…), si corre il rischio di commettere errori ai quali poi non è sempre scontato porre rimedio con facilità. Perché non capita tutti giorni che ogni dettaglio giri per il verso giusto, facendo passare in secondo piano le difficoltà affrontate per arrivare all’obiettivo.
