Il difensore del Pordenone non si nasconde in una intervista a Il Gazzettino: “Mai giocato al Marulla ma so bene cosa significa il calore del Sud: sarà difficile”. Esalta Tesser e confessa: “Voglio andare in A con questa maglia: tante analogie con il Benevento…”
Michele Camporese, 27 anni compiuti lo scorso 19 maggio, è alla prima stagione con la maglia del Pordenone. Il difensore centrale arriva dal Foggia, club al quale era stato ceduto dopo la promozione in Serie A con la maglia del Benevento. Una storia che si ripete: stagione 2016-2017 arriva nella squadra sannita appena promossa in B e centra il grande salto. Adesso ecco i neroverdi: “Ci sono tante analogie. Anche allora – dice Camporese sulle colonne de Il Gazzettino – come noi oggi, si trattava di una neopromossa partita con l’obiettivo della salvezza. Una squadra senza grandi nomi, ma estremamente motivata… Se continueremo così potremo toglierci le nostre belle soddisfazioni e magari io potrò realizzare il mio sogno in neroverde”. Giocare in Serie A, appunto dove ha già collezionato 13 presenze tra il 2010 e 2013 con la maglia della Fiorentina, club dov’è cresciuto, e 2 con l’Empoli (2015-16).
Ma per centrare la promozione in Serie A, il Pordenone deve invertire la marcia soprattutto nelle partite in trasferta. E questo Camporese lo sa molto bene. Un rendimento da migliorare, a cominciare dalla sfida di domenica pomeriggio (fischio d’inizio ore 15) a Cosenza nella gara valevole per la 16ª giornata del campionato di Serie B. “Non ho mai giocato al Marulla – confessa il difensore su Il Gazzettino – ma so che, come tutti gli impianti del Sud, è uno stadio caldissimo. Troveremo inoltre una squadra che vuole fortemente migliorare la sua posizione in classifica. Noi, come al solito, andremo a Cosenza per fare risultato. Giochiamo allo stesso modo sia in casa che in trasferta. Lontano dalla Dacia siamo stati spesso penalizzati da episodi sfortunati”.