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Buon compleanno Cosenza, 106 anni di sogni e di passione

I rossoblu il 23 Febbraio celebrano la storia calcistica di una città che vive e sogna attraverso il calcio

“La storia siamo noi nessuno si senta offeso, siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo… la storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso”, cosi cantava De Gregori, e il Cosenza Calcio ha scritto un pezzo di storia importante del calcio calabrese, nonostante ancora non abbia mai raggiunto la massima serie.

Il 23 Febbraio il Cosenza festeggia i 106 anni di calcio. Negli anni 90 è stata la massima espressione del calcio calabrese, lanciando una serie di talenti che hanno scritto pagine importanti del calcio italiano, da Michele Padovano a Giorgio Venturin, passando per Stefano Fiore, Marco Negri, Cristiano Lucarelli e Riccardo Zampagna fino a Gennaro Tutino. Cosenza, però, non è stato solo il trampolino di lancio di giovani promesse, ma anche casa di tanti altri “grandi” che hanno indossato la casacca rossoblu: dal campione del mondo nel 1934 Attilio Demaria a Gigi Lentini.

Ci furono anche due ragazzi che potevano diventare dei campioni ma per loro il destino fu crudele: Donato Bergamini e Massimiliano Catena, erano due promesse della cadetteria, entrambi erano seguiti da squadre importanti, il primo era nel mirino del Parma che da lì a breve sarebbe diventata una delle migliori squadre del panorama nazionale, il secondo, dopo aver debutto già in A col Torino, era nel giro dell’Under 21 e a Cosenza stava completando il suo percorso di crescita, ma la signora in nero li beffò il primo in una morte ancora avvolta nel mistero, l’altro con un incidente stradale mentre rientrava in città dopo aver fatto visita al capezzale del padre.

Ma quando si dice Cosenza il pensiero va subito a Gigi Marulla, il simbolo, la bandiera, colui che ha rinunciato alle sirene della serie A per restare in rossoblù, colui che salvo i lupi dalla retrocessione in serie C, nello spareggio contro la Salernitana. Marulla ha scritto le pagine più belle della storia del Cosenza Calcio e quando, appesi gli scarpini al chiodo, lavorava nella sua scuola calcio per regalare i campioni del futuro a questa città, in una torrida domenica di luglio, il suo grande cuore si è fermato. 106 anni di storia, 106 anni di passione e sogni infranti, 106 anni con un vecchio trofeo Anglo-Italiano e una Coppa Italia di Lega Pro in bacheca, ma senza aver raggiunto mai la massima serie, sfiorata più volte e assaggiata con la Coppa Italia quando al San Vito vennero la Juventus di Tacconi, l’Inter di Zenga e il Napoli di Maradona. Auguri vecchio cuore rossoblu con l’augurio che il tuo popolo possa presto ritornare a sognare.

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