Il presidente dell’Assocalciatori afferma: “Suscita perplessità il distanziamento sociale, sarà un calcio depotenziato”.
Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione italiana calciatori, intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport, in merito alla vicina approvazione dei protocolli sanitari, ha dichiarato: “Speriamo che tutto ciò basti. A me, più delle mascherine, suscita perplessità il distanziamento sociale, questo metro di distacco che oggi come oggi bisogna rispettare anche sul campo. È strano, è una misura che allenta l’energia tipica dello sport. Il calcio depotenziato”.
“Poi ho letto che il pallone può essere elemento di contagio e sono stranito – ha aggiunto Tommasi – Il pallone è l’oggetto che sul campo lega tutti e crea attrazione perché tutti lo tengono d’occhio e puntano a toccarlo. Lo spogliatoio venuto meno, in questa fase, è una cosa che mi lascia abbastanza indifferente, non ho mai creduto nella sua sacralità, penso che le squadre diventino tali per altre vie. Mascherine? Non mi risulta che si pensi a un accorgimento simile in campo. Anzi, non penso che sia possibile”.