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Guarascio: “Sforzo sul mercato nonostante la pandemia. Ora il Cosenza deve puntare ai risultati”

Il presidente traccia la rotta: “Con Trinchera parleremo appena ce ne sarà tempo. Devo ringraziare squadra e staff per i sacrifici”

Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza, è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione degli acquisti di gennaio del club rossoblu: “Siamo qui per presentare i sei atleti che si sono aggregati al Cosenza. Con il mercato che si è chiuso da poco abbiamo inserito nella rosa questi sei elementi e già i risultati si vedono, con cinque partite a punti. Devo ringraziare il nostro direttore e soprattutto il nostro giovane mister Occhiuzzi, che gode di stima a livello nazionale, mi chiedono sempre di lui. Adesso abbiamo un solo desiderio, già a partire da lunedì: fare risultato in ogni partita, lo dobbiamo a noi stessi e a tutta la tifoseria”.

Sintetico sul direttore sportivo in scadenza di contratto: “Sul rinnovo del direttore Trinchera dobbiamo solo trovare un momento per parlarne, perché finora ci siamo occupati di altro”.

I problemi dovuti al Covid-19 si sono fatti sentire: “L’assenza di pubblico è stata un disastro sotto tutti i punti di vista, economico e di spinta, con loro avremmo avuto anche 5 o 6 punti in più. Noi club del Sud dobbiamo sostenere trasferte dispendiose, i voli scarseggiano e i viaggi sono costosi ma soprattutto disagevoli. Voglio approfittarne per ringraziare staff e giocatori perché la loro vita privata è condizionata, non possono concedersi neanche un momento di svago. In questo sono esemplari, siamo rispettosi delle regole e vogliamo tutti che il Cosenza chiuda il campionato con il gruppo al completo”.

Ancora sul mercato: “Anche nonostante i problemi derivanti la pandemia, abbiamo fatto uno sforzo in più sul mercato. E lo abbiamo fatto perché questa categoria la vogliamo difendere. Il calcio andrebbe riformato, è incredibile che ci sia un mercato di un mese e mezzo a settembre, normale che la maggior parte delle operazioni vengono svolte alla fine. La Serie B ha alzato l’asticella, con l’inserimento del Monza, tanto per fare un nome, e tanti campioni sono scesi in B. Categoria che di fatto è una A2 quest’anno. E abbiamo avuto qualche difficoltà perché devi sempre fare i conti con tutto un mondo, con squadre attrezzate, che scendono dalla A con un paracadute. Bisogna cercare di rafforzarsi e credo che lo stiamo facendo molto bene”.

“I risultati non cadono dal cielo e sono frutto di un ragionamento che viene svolto in base alle idee del mister, un calcio moderno che l’anno scorso non facevamo. I giocatori vengono qui perché c’è un mister che li fa giocare nel modo a loro congeniale”.

“Pochi i calciatori di proprietà rossoblu? Anche in Serie A ci sono giocatori in prestito, bisogna rendersi conto che il calcio sta cambiando. Sono gli stessi calciatori a decidere: se prima stava solo perché era di proprietà in un club, adesso deve essere libero di spostarsi dove può dare il meglio. Il discorso calciatori di proprietà è un falso problema, bisogna creare le condizioni per un progetto condiviso. Abbiamo un settore giovanile con tanti ragazzi promettenti, vedi Sueva. Forse non abbiamo una storia come altre società, ma non è una colpa dell’attuale Cosenza. A proposito di Sueva – conclude il presidente – siamo in totale sintonia e conto di discutere la cosa a brevissimo”. 

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