Viali rimane molto positivo dopo il pareggio di Perugia: “Quando portiamo a casa punti è sempre un passo avanti. Anche con il Cittadella lo è stato. Basta somatizzare solo cose negative”
È anche una questione di testa. Di atteggiamento, rubando un pensiero caro a William Viali che lo esternava anche quando il Cosenza era rimasto impantanato all’ultimo posto. Non si è mai arreso. Una lezione di resilienza dalla quale in tanti avrebbero molto da imparare. Le difficoltà le ha sempre superate, spesso anche da solo. Perché nel calcio si fa presto ad abbandonare un allenatore quando i risultati non arrivano. Ecco perché anche sul punto conquistato a Perugia c’è molto di positivo nella filosofia di Viali.
“Ogni prestazione che facciamo con questa consapevolezza – ha detto il tecnico nella sala stampa del Curi –, quando portiamo a casa punti è sempre un passo avanti. La vogliamo vivere così. Faccio un esempio: siamo arrivati alla partita con il Cittadella e l’aria che tirava era quella di dovere vincere a ogni costo, perché eravamo diventati bravi… Sia chiaro: non siamo bravi ma oggi siamo cazzuti, tosti. Noi vogliamo raggiungere qualcosa e non ci possiamo permettere di fare i calcoli”.
“Il fatto di avere pareggiato in casa con il Cittadella, ci aveva quasi lasciato l’amaro in bocca. Sbagliato. Questa squadra non può somatizzare negatività. Abbiamo fatto punti con il Cittadella? Positivi, perché dobbiamo viverla nel modo giusto. E mi riferisco a me stesso e ai ragazzi, non all’ambiente esterno. Dopo la partita erano tutti tristi perché avevano fatto 1-1 con il Cittadella. Aveva gli stessi punti nostri, era uno scontro diretto importantissimo… Voglio che la squadra – ha sottolineato Viali – continui a pensare sognando e non a somatizzare le situazioni meno buone. È un percorso di altri 27 giorni e dobbiamo starci dentro senza mai alzare la testa fino al 19 maggio”.