“I risultati arrivano attraverso l’anima e il lavoro, ho cambiato registro quando ho capito che non sapevamo reagire alle difficoltà mentre oggi sa soffrire e torna a giocare”
Poi arriva il momento di riavvolgere il nastro e pensare a come si è venuti a capo da una situazione complicata. È il caso di Viali che nelle ultime settimane sta raccogliendo i frutti di un lavoro cominciato da molto prima. Se oggi il Cosenza, arrivato al 6° risultato utile consecutivo, continua a scalare posizioni gradino dopo gradino, lo deve anche al lavoro del suo allenatore.
“Di mio – ha detto Viali dopo lo 0-0 di Perugia – ci ho messo quello che faccio sempre quando alleno: grande dedizione e lavorare tanto. Appena arrivato avevamo raddrizzato delle situazioni, abbiamo giocato delle buone partite dove avremmo anche meritato di più tipo proprio con il Perugia all’andata”.
“Poi siamo ritornati in difficoltà. Fondamentalmente – ha rimarcato il tecnico dei Lupi – è giusto lavorare tanto per migliorare le cose, per aggiustare la media gol subiti, la media gol da realizzare. Tutto giusto. Però i risultati arrivano attraverso l’anima, il lavoro. Parlo del lavoro prettamente didattico e per un periodo sono mancato, ero troppo concentrato sull’equilibrio, la virgola, il metro, essere precisi…”.
“Ho cambiato registro nel momento in cui ho capito che quando ci succedeva una cosa, ci morivamo dentro. La squadra rigettava le difficoltà. Appena prendevamo gol, ci scioglievamo. Per cui – ha aggiunto Viali – abbiamo lavorato sull’aspetto psicologico, la squadra oggi sa soffrire e anche soffrendo torna a giocare. Rimane in dieci com’è successo a Perugia e non si piange addosso ma prova a vincere lo stesso”.
