Ecco perché è fondamentale che le istituzioni sportive, come la Lega Serie B, si impegnino attivamente per promuovere la sostenibilità in tutti gli aspetti del nostro operato: “Questo è il motivo della nostra presenza al PhyGital Sustainability Expo che vuole rappresentare, come dice il nome, una fusione unica tra il mondo fisico e digitale, e unisce due concetti al centro delle nostre preoccupazioni e delle nostre politiche attuali: la sostenibilità e l’innovazione”.
Un tema, quello del brand, molto vicino al calcio con il materiale tecnico che ha visto negli ultimi anni molti mutamenti sia prestazionali, conseguenti all’evoluzione tecnologica dei tessuti, dettati dalla moda ma che devono necessariamente tenere presente anche l’impatto ambientale: “Le aziende di abbigliamento sportivo si stanno adeguando, la Lega, dal canto suo, si è data un modello etico secondo il quale gli sponsor e i fornitori devono seguire criteri sociali e di riduzione dell’impatto ambientale”.
Una sfida quindi accettata quella della Lega Serie B che ha anche ricordato l’impegno per progetti legati alla sostenibilità ambientale come la partnership con IFAD, Fondo Internazionale per lo sviluppo agricolo dell’ONU che si pone come obiettivo di ridurre la povertà, aumentare la sicurezza alimentare, migliorare la qualità dell’alimentazione con un percorso rispettoso dell’ambiente, e inoltre il contributo economico per la valorizzazione dell’ambiente territoriale del Parco del Pollino “nell’idea – ha detto Balata – che il nostro campionato ha valori importanti, uno di questi è il legame che ogni club ha con il proprio territorio. Un rapporto che prescinde dal dato sportivo e che ha profili sociali e radici profondi. La Lega B ha il compito di alimentare questa relazione, promuovendo, proteggendo e valorizzando questi territori”.