L’ex tecnico rossoblu: “Era una squadra di campioni, purtroppo l’anno dopo l’organico fu rifondato”
Roberto Occhiuzzi, ex allenatore del Cosenza, intervenuto ai microfoni di PianetaSerieB, è tornato sull’esperienza sulla panchina dei Lupi: “Le due annate, 2019-2020 e 2020-2021, vanno analizzate e legate valutando il percorso tattico. Nella seconda stagione l’organico fu rifondato, cosa che assolutamente non volevo, ma il progetto andò avanti in questa maniera. La squadra, fino alla vittoria contro l’Ascoli del 2 aprile, navigava fuori dalla zona rovente di classifica, poi degli infortuni hanno fatto precipitare le cose, perché a livello numerico eravamo davvero ridotti all’osso. Sotto un aspetto tattico, secondo me, si è continuato sul filone del campionato precedente: è necessario sottolineare come quella della stagione 19/20 fosse una squadra di campioni, che si esprimeva al meglio e riusciva a ribaltare l’azione in modo encomiabile. La rosa aveva tanta tecnica: per me in B la qualità fa la differenza, per quanto il discorso ovviamente tocchi ogni categoria.
Cosa è accaduto nella parentesi del 2021/2022? La risposta è semplice: non mi è stato dato tempo. Sono capitato in un momento dove, secondo me, non ero voluto, e questo ha comportato la mancanza di attesa. Nella vita ognuno si assume le responsabilità delle proprie azioni, ma la situazione che ho trovato era davvero delicata, dove ho cercato il più possibile di mantenere le redini. Ci sono state forti controindicazioni, come i 19 casi COVID: giocare così non è stato semplice. È stata una parentesi dove, ripeto, ritengo non mi sia stato dato tempo, ma è legittimo che ognuno faccia le proprie riflessioni”.