I Lupi di Roberto Occhiuzzi battono 3-1 la Juve Stabia – guidata da Fabio Caserta – e ottengono un’incredibile salvezza
È il 31 luglio 2020, a Cosenza è una serata calda, per la temperatura e non solo. I Lupi sono lanciatissimi dalla ripresa del torneo dopo il lockdown e si giocano la salvezza contro la Juve Stabia. In panchina il giovanissimo Roberto Occhiuzzi, promosso dopo l’esonero di Braglia e la parentesi Pillon. Una rincorsa iniziata il 20 giugno con la vittoria sull’Entella.
Con le Vespe è il momento della verità. Non bisogna sbagliare e contemporaneamente bisogna sperare in un favorevole incrocio di risultati per evitare i playout.
La gara si mette subito in discesa per i rossoblu. Un quarto d’ora o poco più e segna Sciaudone con un destro al volo da dentro l’area di rigore. Poco dopo segna anche Rivière, su calcio di rigore. Le Vespe riaprono la gara prima dell’intervallo, ma ancora il francese chiude i conti a metà ripresa.
Il triplice fischio e poi l’attesa. Il regalo, a distanza, lo fa un cosentino doc, Luca Garritano, che veste la maglia del Chievo ma ha i rossoblu nel cuore. Sua la rete che affonda il Pescara mandando gli abruzzesi ai playout e facendo volare il Cosenza in una serata magica.
Di quel Cosenza non è rimasto quasi nessun giocatore, eccezion fatta per Tommaso D’Orazio, tornato ai Lupi a gennaio scorso, e Angelo Corsi, ancora sotto contratto con il club ma fuori dal progetto da tempo. Nella Juve Stabia, oltre mister Caserta, giocava anche Giacomo Calò.