Sono passati trentaquattro anni dalla morte di Donato “Denis” Bergamini. Era la vigilia della sfida casalinga contro il Messina quando la notizia della sua scomparsa ha sconvolto il mondo del calcio italiano.
In un primo momento il caso fu archiviata come suicidio, ma la famiglia non è mai stata convinta di questa versione. Dopo una lunga battaglia per la riapertura del caso adesso c’è un processo ancora in corso. La sentenza potrebbe arrivare nei primi mesi del 2024.
Quel del 18 novembre 1989 la scienza ha dimostrato che Bergamini non si era gettato sotto le ruote di un camion sulla statale 106, nei pressi di Roseto Capo Spulico, ma era stato soffocato, forse con un sacchetto di plastica, e poi adagiato sull’asfalto. La famiglia e i tifosi rossoblu adesso aspettano che venga fatta giustizia.