Ma quanti sono i legni colpiti dal Cosenza nelle 17 giornate fin qui giocate? Fabio Caserta, nel dopo partita con il Parma facendo cenno al palo di Zuccon e alla traversa di Florenzi, ha parlato di avere toccato quota 13. Nei conteggi affrettati fatti in sala stampa c’era chi non riusciva ad andare oltre gli 11. Così ci ha pensato il collega Danilo Perri di Gazzetta del Sud a fare un po’ di chiarezza. I legni colpiti dal Cosenza sono 12.
“Il Cosenza, prima tra Serie A e Serie B”, ha scritto sul quotidiano. Aggiungendo che i rossoblù sono sul podio assoluto “tra le 200 squadre presenti all’interno dei rispettivi campionati”. Il riferimento di Gazzetta del Sud è sulle due divisioni maggiori di ognuna delle principali federazioni europee (Italia, Inghilterra, Francia, Spagna e Germania).
In questa classifica internazionale, i Lupi sono alle spalle soltanto dell’Athletic Bilbao (in Liga, 13 legni in 17 partite) e del Southampton (in Championship, la B inglese, con 13 in 22 partite). La media a partita degli inglesi (0.59) è però inferiore rispetto a quella esibita dalla formazione di Caserta che è di 0.71, considerati i 12 legni in 17 gare.
E allora, mettiamo un po’ d’ordine a questi 12 legni colpiti dal Cosenza. E cominciamo dalla prima certezza: i 7 colpiti da Gennaro Tutino nelle partite con Ascoli, Cremonese (nella foto di Andrea Rosito), Pisa, Lecco, Sampdoria, Catanzaro e Ternana. Poi ci sono: Mazzocchi (palo a Palermo), D’Orazio (traversa con il Lecco) e Venturi (palo con lo Spezia). Alla lista le new entry, già citate, di Zuccon (palo) e Florenzi (traversa) con il Parma.
E il 13° legno a cui fa riferimento Caserta? Siamo andati a spulciare gli appunti. Partita Cosenza-Lecco nel corso della quale c’è stata la “doppia” traversa di Tutino e D’Orazio nella stessa azione. Minuto numero 7 del primo tempo, il risultato era già sull’1-0 grazie al gol di Forte. Punizione defilata di Calò dal vertice sinistro e pallone a giro sul secondo palo della porta sotto la Curva Catena. Il pallone ha accarezzato il palo esterno ma non ci sono immagini che lo confermano e tanto meno dati statistici. Forse dalla tribuna è stata una illusione ottica…