La media delle ultime sette partite è da retrocessione diretta: 5 sconfitte e 2 miseri pareggi. E sono proprio i numeri a inchiodare Fabio Caserta, numeri sui quali continuano a riflettere i vertici del Cosenza. E così per il tecnico di Melito Porto Salvo arriva l’ennesimo snodo cruciale della stagione: la partita con il Venezia. Sabato prossimo, 20 gennaio, si potrebbero decidere le sorti dell’allenatore il quale continua a guidare la squadra con la spada di Damocle di questa fiducia a termine…
Una situazione imbarazzante che di certo non aiuta. Altro non è che mettere a disposizione del gruppo un ulteriore alibi servito su un piatto d’argento. Un gruppo che si sta caratterizzando per la scarsa propensione al forte senso di appartenza, alla quasi inesistente personalità senza gente dalla leadership capace di trascinare e trasmettere la determinazione necessaria per invertire la rotta. Sapere che l’allenatore è sempre sotto esame, altro non fa che mettersi in tasca l’ennesimo alibi da tirare fuori al momento giusto.
Nelle ultime ore vanno anche registrati i crescenti malumori tra la tifoseria. Un vero e proprio “accerchiamento” dal quale Caserta dovrà uscirne da solo. Perché fino a oggi, da quando la sua posizione è stata messa in forte discussione, non c’è mai stata da parte dei vertici del club una presa di posizione forte a favore dell’allenatore. Le prime avvisaglie dopo la sconfitta con la Sampdoria, esplose con il pareggio al Marulla con la Feralpisalò dell’ex Zaffaroni. A “salvare” dall’esonero Caserta fu la vittoria sulla Reggiana, era l’11 novembre 2023. Da allora è cominciata la preoccupante caduta che sta portando il Cosenza verso il baratro.
Diciamola tutta: con l’esonero di Caserta non si risolveranno i problemi. Se problemi ci sono, e non potrebbe essere altrimenti visti i risultati, l’allenatore non è l’unico. Il momento è particolarmente delicato. L’allenatore avrebbe bisogno di qualcuno che lo proteggesse. Ma c’è da registrare che ai vertici del club non ci sono figure autorevoli capaci di aiutare lo stesso Caserta a riemergere. Anzi, si sta facendo di tutto per farlo annegare… con le proprie mani. Il tutto sulla pelle del Cosenza!