La vittoria con il Venezia è stata fondamentale per riportare un bel po’ di serenità nel Cosenza. Ce n’era assolutamente bisogno dopo la sica di risultati negativi (2 punti in 7 partite) ma soprattutto per riportare nella giusta dimensione il lavoro di Fabio Caserta. Allenatore messo alla gogna da un’abbondante fetta della tifoseria e abbandonato a se stesso dai vertici del club. E la dimostrazione che ha dato la squadra in quell’abbraccio di fine partita attorno alla loro guida è stata una chiara risposta anche a chi felice e sorridente esultava davanti alle telecamere della tv.
Chiaramente non è che la vittoria sul Venezia ha di colpo cancellato i problemi. Il livello di attenzione dovrà rimanbere molto alto, perché oggi è troppo facile esaltare e mandare in tv Caserta dopo il massacro mediatico che lo stesso ha dovuto subire. Il percorso verso la salvezza rimane complicato, per cui già da sabto prossimo ci sarà bisogno di un’altra prestazione di altissimo livello per tornare dal Druso di Bolzano con un risultato postivo. Con il Südtirol è scontro diretto, per cui i punti valgono il doppio.
Con il ritorno di Aldo Florenzi che ha smaltito l’attacco febbrile, è molto probabile che Caserta torni al 4-3-3 con il giovane centrocampista sardo a completare la mediana assieme a Zuccon e Praszelik. In avanti senza Gennaro Tutino che verrà squalificato dal Giudice sportivo per una giornata, il peso dell’attacco sarà sulle spalle di Francesco Forte nel ruolo di punta centrale con Marras e Mazzocchi a completare il tridente. Là dietro tutto immutato: non c’è bisogno, al momento, di cambiare.