Paride Leporace è una illustre firma del giornalismo, molto noto in città e non solo. Tra i fondatori degli ultrà Cosenza. Ha espresso il suo pensiero attraverso il profilo facebook che, da lui autorizzato, proponiamo ai nostri lettori integralmente.
“Abbiamo perso in campo e sugli spalti”. Citazione di Gigino Lupo.
Siamo come Ginko, Gatto Silvestro, Wilcoyote. La perdiamo sempre sul campo. Il mantra Tutino subito azzoppato, palo, gol annullato fa parte di un destino cinico e baro che rende ammirevole e tragico il senso di appartenenza.
È caduta anche la soddisfazione sul piano del tifo. Cori da messa cantata, nei momenti di riscossa della squadra il Marulla non riesce a farsi sentire. Ridatemi la Tribuna B di quando ero ragazzo e la curva degli Sconvolti. Il derby del tifo l’hanno vinto loro.
Coreografie al limite della sufficienza. Almeno quella della Sud politica. Come fondatore degli ultrà Cosenza sono indignato che da ieri ci sono morti di serie A e sconosciuti. La Memoria per una comunità è questione seria. I morti si ricordano vivi. Tutti. Siccome sono troppi la coreografia della Nord si doveva porre il problema.
Questione incidenti. Smontiamo una fake news mediatica. I fattacci del Mc Donald sono stati originati da 5 o 6 cosentini che hanno lanciato torce contro i bus catanzaresi e poi se la sono date a gambe. Non c’è stata nessuna aggressione preordinata.
I responsabili dell’ordine pubblico di Cosenza e Catanzaro meritano di andare a dirigere il traffico in periferia.
Siamo il Cosenza. Per i tifosi autentici l’ennesima beffa cambia poco. Non sarà la mangiata di un altro cappello di Rockerduck a lenire la nostra fede e passione.