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Cosenza in attesa, da Verona pieno di fiducia: Chievo certo di esultare

Secondo il quotidiano L’Arena sia la Figc sia Balata “spingerebbero” verso una linea morbida da parte del Collegio di garanzia del Coni

Era l’estate del 2003 quando da Via Bendicenti, storica sede dell’ex Cosenza calcio 1914 S.p.A., nonostante la scure della Figc si ostentava sicurezza sul futuro del club. Avvocati e tributaristi tutti dalla parte del club rossoblù ma la cancellazione dal calcio professionistico poi diventò realtà. Era il 31 luglio. Un po’ quanto sta succedendo in queste ore a Verona, dove dalla società del Chievo si respira molta più fiducia di quanto si possa immaginare. Basta leggere cosa scrivono i quotidiani locali.

L’Arena di Verona, oggi in edicola, addirittura si spinge oltre lasciando trapelare, in qualche modo, la vicinanza di Gravina e Balata. Secondo il giornale sia la Figc, sia la Lega B “spingerebbero” verso una linea morbida da parte del Collegio di garanzia del Coni, la cui riunione per decidere sul ricorso presentato dal club di Campedelli è fissata per lunedì 26 luglio. “Ad incidere anche la consistenza della memoria della Figc. Se la Federcalcio – si legge sull’Arena  – sarà quindi intransigente come mostrato al Consiglio della settimana passata accogliendo in toto i dubbi della Covisoc, ma non poteva far altro, o se invece la sua posizione seppur di difesa sarà più aperta e possibilista com’è parso anche poco prima del verdetto di colpevolezza di giovedì scorso”.

Capitolo Lega B. Anche qui si ostenta sicurezza da parte de L’Arena. “Lo stesso presidente di B, Mauro Balata, aveva aperto ogni scenario al momento della decisione della Figc andando ben presto al vero nocciolo della questione, quello «dell’ordinamento giuridico e di quello statuale, integrato quest’ultimo più volte da una serie di norme emergenziali anche in materia tributaria»”.

Sul quotidiano veronese, infine, si ricorda che la vera partita si gioca su due aspetti. “Da una parte il Chievo «con l’esigenza di avere dei riscontri documentali su un diritto di procedere al pagamento con determinate agevolazioni», dall’altro la Federcalcio col «termine perentorio del 28 giugno», ultimo giorno per presentare la domanda di iscrizione. E sì, proprio quel termine “perentorio” che costò al Cosenza nel 2003 la cancellazione. Nonostante la fideiussione presentata con qualche ora di ritardo rispetto alla scadenza fissata dalla Figc.

 

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