L’ex centrocampista di entrambe le squadre ricorda le felici esperienze nelle due città: “Ai piedi della Sila mi trovai benissimo, ma in biancazzurro vinsi tanto”
Due promozioni in A col Brescia e altrettante stagioni in cadetteria con i Lupi. Parliamo di Luciano De Paola, illustre doppio ex di Cosenza e Brescia. Direttamente da Miami, l’ex centrocampista ci racconta dei suoi dolci ricordi in rossoblu: “A Cosenza sono state due stagioni importanti, con tre grandissimi allenatori. Il primo di questi fu Zaccheroni, che ha fatto molto bene grazie al grande gruppo di lavoro che eravamo, consacrandosi poi ad alti livelli”. Un campionato sopra le aspettative della vigilia, con un eccezionale team: “Nel ‘94/95 tutti ci davano per spacciati e poi, invece, ci salvammo a 15 giornate alla fine. Da Marulla a Zunico, per finire a Monza e Palmieri, eravamo un gruppo con gli attributi. Ricordo il “San Vito” pienissimo, in quegli anni trascinammo la gente con grande entusiasmo”.
Dopo due anni, il ritorno a Brescia: “A mia moglie piaceva tantissimo Cosenza, ma dopo due anni sono tornato a Brescia. Lì ho vinto due campionati di B, sono stato selezionato nella nella top 11 di Serie A e nella speciale classifica dei migliori mediani di B”.
Uno sguardo sulla prorompente attualità, sabato c’è Cosenza-Brescia: “Quella di Corini è una squadra che ad oggi sta facendo un campionato sopra le aspettative. Quando in avanti hai due giocatori che hanno una media di 40/45 gol come Torregrossa e Donnarumma è normale che devi vincere. Ma il Brescia non è in buon periodo, il Cosenza ne può approfittare. Dopo un girone d’andata altalenante, la squadra di Braglia può regalare grandi soddisfazioni. Mi piace molto Tutino: ha qualità, salta l’uomo e vede la porta. Può giocare a grandi livelli. Sono molto legato a queste due piazze, auguro il meglil ad entrambe”.
Infine, l’ultima battuta su un ipotetico posto dei rossoblu nei playoff: “La classifica è talmente corta che il Cosenza può tranquillamente lavorare per i playoff. La Serie B è un campionato altamente imprevedibile, rispetto a qualche anno fa si è abbassato il livello. Se i Lupi dovessero infilare una serie di risultati importanti i playoff sarebbero seriamente alla portata, serve continuità”.
