Senza Palmiero la squadra si sta preparando per la partita di Pescara. Fra poche ore il gruppo nuovamente in campo al Delmorgine agli ordini di Braglia. Non è da escludere il ritorno alla difesa a tre
L’assenza di Palmiero è di quelle che pesano, perché in organico non c’è un altro calciatore con le sue caratteristiche. O forse, potrebbe esserci ma in realtà non lo si è mai visto per poter dare una valutazione. Si tratta di Andrés Schetino, il secondo uruguayano in organico assieme a Baez. Un lungo e fastidioso infortunio a inizio stagione lo ha sempre tenuto ai margini del gruppo. Ha debuttato con la maglia del Cosenza nella vittoriosa trasferta di Perugia. Quella del suo utilizzo potrebbe anche essere una opzione se il tecnico lo riterrà opportuno. Altrimenti, nel caso in cui si decidesse di proseguire con il 4-3-3, rimane l’opzione Mungo che contro il Brescia non è stata la soluzione migliore. O, quanto meno, non ha dato i risultati sperati. Caratteristiche troppo diverse rispetto a quelle di Palmiero.
Magari Braglia potrebbe anche optare per un 4-2-3-1 con Bruccini–Sciaudone sulla mediana e lanciare alle spalle di una sola punta la batteria di trequartisti. E in questo caso non mancherebbero le opzioni: Embalo–Tutino–Baez alle spalle di Litteri. Un’altra soluzione potrebbe essere Garritano–Baez–Embalo con Tutino centravanti, o ancora Embalo–Mungo–Baez e sempre lo scugnizzo là davanti. Non è da escludere il ritorno alla difesa a tre con Capela, Dermaku e Legittimo; quindi Bittante, Bruccini, Sciaudone e D’Orazio a centrocampo e in avanti un tridente che potrebbe venire fuori dalle opzioni già citate. Qualcosa Braglia la tirerà sicuramente fuori, magari già tra qualche ora quando la squadra sarà in campo al Delmorgine per la seduta di allenamento, alla quale mancherà il vice Occhiuzzi impegnato fino a mercoledì a Coverciano (raggiungerà la squadra direttamente in ritiro a Pescara dov’è in programma la rifinitura giovedì mattina).