L’attaccante napoletano ha realizzato ieri il suo ottavo centro stagionale, leader e “cazzimma” le doti che lo porteranno a salvare il Cosenza
E pensare che per qualche giorno aveva formalizzato l’idea di andare via. Gennaro Tutino in estate aveva commesso un altro errore dei suoi, dettato da elementi quali fretta e ingenuità tipici di un giovane ragazzo come lui: l’avventura fulminea a Carpi e il ritorno immediato a Cosenza, per una parabola del figliol prodigo che miglior sviluppo non poteva avere.
Con il gol di ieri sera contro il Pescara, Tutino ha fatto otto: otto gol senza rigori, otto gemme in gare decisive per il cammino dei rossoblu. Basta ricordare quel gol d’esterno al “Marulla” contro il Foggia oppure la doppietta interna contro il Lecce per presentare un talento purosangue come quello del napoletano classe ’96. Primo campionato da titolare in Serie B, per una stagione che alla vigilia si prospettava difficile, quasi impossibile. Ma, con un Gennaro Tutino in squadra, tutto diventa magicamente più semplice.
“Cazzimma” e intensità, elementi che poche volte lo hanno portato a sbagliare approccio alla gara. E allora forza, Gennaro, la strada per la salvezza è sempre più in discesa. E presto anche la doppia personale cifra di gol ti benedirà come uno dei migliori giocatori di questo torneo.