Eugenio Guarascio, nato nelle contrade silane del territorio apriglianese, è stato premiato per i meriti conseguiti nel mondo dell’imprenditoria e dello sport
Un altro grande riconoscimento per il presidente del Cosenza Eugenio Guarascio. Venerdì 2 agosto, alle ore 18, il Comune di Aprigliano ha conferito la cittadinanza onoraria al patron rossoblu: il Consiglio Comunale ha celebrato questo evento per i meriti conseguiti nel mondo dello sport da una personalità nata e cresciuta nelle contrade silane del territorio apriglianese.
Nato nella frazione di Spineto, Guarascio ha vissuto a Parenti fino all’età di 11 anni, prima di trasferirsi con la famiglia a Nicastro dove nel corso degli anni ha poi costruito la sua grande carriera di imprenditore. Di seguito, il comunicato ufficiale diffuso dalla società silana:
“Nel corso della seduta straordinaria del consiglio comunale di Aprigliano, che si è tenuta nella sala consiliare, è stata conferita la cittadinanza onoraria al Presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio. “Assegniamo questo riconoscimento per i grandi meriti sportivi – ha specificato il Sindaco Alessandro Leonardo Porco – Il Presidente Guarascio ha sempre agito con grande umiltà, mantenendo i piedi per terra e facendo parlare i fatti. La magia della promozione in B rimarrà nella storia. Quello che ha fatto alla guida di questa società è qualcosa di eccezionale. Grazie ad un progetto sano è riuscito nell’intento di riportare in alto il nome del Cosenza Calcio. Da tifoso mi sento di ringraziarlo per la gioia che ci ha regalato. Per noi tutti è un motivo d’orgoglio consegnargli la cittadinanza onoraria”.
Visibilmente emozionato il Presidente Guarascio: “Ho fatto qui le scuole elementari e sono profondamente legato a questo posto, che a mio avviso è meglio della Svizzera, per la posizione, il paesaggio e il verde. Spero di essere all’altezza dell’onorificenza che mi è stata conseguita. E’ la seconda che ottengo, dopo quella assegnatami a Parenti, e questo mi inorgoglisce oltre che riempirmi di responsabilità. Mi sento a tutti gli effetti un cittadino di Aprigliano, così come successe un anno addietro per Parenti”.”