Sarà il Consiglio federale a decidere ma l’orientamento è quello di cristallizzare le classifiche al momento dello stop. Opportuno organizzarsi e farsi trovare pronti nel caso di ripresa del campionato…
L’incertezza regna sovrana nel calcio italiano che rimane appeso alle decisioni del Governo. Nel frattempo le varie Leghe cercano di ottenere più vantaggi possibili, com’è appena successo in Serie C. I club della Lega Pro, infatti, hanno votato a larghissima maggioranza (52 favorevoli, 2 contrari, 5 astenuti) il blocco delle retrocessioni, oltre, ovviamente, alla promozione in Serie B di Monza (girone A), Vicenza (girone B) e Reggina (girone C) passato con 53 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti.
Ma è proprio sul blocco delle retrocessioni che arriva una brusca frenata. Il blocco delle retrocessioni “difficilmente
passerà, perché andrebbe contro le logiche dello sport e del sistema, e quel no sarà digerito grazie alla conferma delle riammissioni (diverse dai ripescaggi)”, ha scritto Nicola Binda su La Gazzetta dello Sport. Chiaramente il no alla Lega Pro andrà considerato esteso a quelle di A, di B e dilettanti. “…la Figc – si legge ancora sulla rosea – non farà distinzioni e sceglierà un criterio uguale per tutti”.
Vista l’aria che tira, per il Cosenza, nel caso in cui il campionato non dovesse riprendere, sarebbe retrocessione in Serie C. Più che fare il “tifo” per la riforma, sarebbe opportuno farsi trovare pronti all’eventuale ripresa tenendo conto del fatto che i calciatori attualmente fuori sede (nove in tutto), saranno obbligati a seguire la quarantena prima di riprendere gli allenamenti. E non è escluso che per il prossimo 18 maggio arriverà l’ok del Governo, tranne se la curva dei contagi dovesse tornare a rialzarsi. “La Serie B – ha scritto Binda – tra l’altro spera ancora di poter giocare, ovviamente più in là nei tempi rispetto alla A, quando ci saranno le condizioni sanitarie”.