Il direttore sportivo conferma lo sforzo che Guarascio avrebbe fatto per trattenere l’attaccante che invece ha ribadito che vuole la Serie A. E sul futuro: “Contiamo di fare un campionato migliore ma senza eccedere. Non abbiamo la voglia e la possibilità di spendere cifre importanti…”
L’intervista rilasciata da Stefano Trinchera a Radio Sportiva ha toccato altri argomenti. Dopo avere ribadito il progetto del club e sottolineato che Millico non verrà al Cosenza, si è soffermato sugli obiettivi della prossima stagione. “In ognuno di noi c’è sempre la voglia di migliorarsi, di fare qualcosa di diverso. In positivo. La nostra politica di fare calcio credo sia conosciuta da tutti: non abbiamo mai fatto il passo più lungo della gamba. Questo però non ci preclude la possibilità di individuare quei profili che, anche con poco, sono funzionali al progetto. Quelli che hanno forti motivazioni con potenzialità finora inespresse. Sono questi i calciatori che cerchiamo. Contiamo di fare un campionato migliore rispetto a quello passato – ha aggiunto Trinchera – ma senza eccedere. Non abbiamo la voglia e la possibilità di spendere risorse economiche importanti come fanno tanti altri club”.
L’ultima parte dell’intervista è stata dedicata a Emmanuel Rivière e alla possibilità che possa giocare ancora con il Cosenza in futuro. “A malincuore – ha affermato Trinchera – dico no, anche se il presidente ha dato grandissima disponibilità per trattenerlo. Anzi, ha fatto un sacrificio ulteriore. Però il ragazzo, sin dall’inizio, ha sempre espresso la volontà di sposare questo progetto in Italia, di fare un’esperienza in Italia per un solo anno per poi ritornare nel grande calcio. La sua massima aspirazione era quella di giocare in Serie A, fosse stato in Inghilterra, Italia o Francia contava relativamente. A fine stagione – ha concluso il direttore sportivo del Cosenza – ho avuto un confronto veloce con il ragazzo, il quale mi ha confermato il fatto che voleva tornare a tutti i costi in Serie A. Dico questo a malincuore, perché noi avremmo fatto carte false per riconfermarlo, in primis il presidente”.
