Mercato tutto sommato positivo nonostante un “buco” in difesa e soprattutto in attesa di capire se gli esterni e gli attaccanti saranno all’altezza delle attese che si sono venute a creare
Ci fossero stati i due botti finali, che il direttore sportivo Trinchera era pronto a fare esplodere, sarebbe stato un mercato super quello del Cosenza. Si sarebbe alzata di molto l’asticella. Invece rimane un buco in difesa, dove sarebbe servito un calciatore capace di aiutare Occhiuzzi nella costruzione del gioco. Obiettivo che era stato individuato in Nicolas Spolli, esperto centrale argentino di 37 anni, il quale appena saputo dell’opportunità era già pronto a raggiungere i nuovi compagni di squadra al Marulla. Sarebbe venuto molto volentieri, nessun rifiuto per come da più parti si è scritto. Troppo complicato arrivare all’accordo, quando le trattative nascono sui titoli di coda del calcio mercato e quando c’è da trattare comunque con un procuratore figura, in alcuni casi a giusta ragione, indigesta al presidente Guarascio.
Chi invece avrebbe rifiutato il Cosenza è stato l’esterno destro Luca Vignali il quale ha preferito rimanere, in esubero, allo Spezia. Obiettivo a lungo inseguito dal direttore sportivo Trinchera il quale, ancora una volta, era riuscito nell’impresa di portare al Marulla un calciatore di qualità senza grossi esborsi. Basti pensare che il club ligure si sarebbe accollato anche due terzi dello stipendio. Così, nonostante l’accordo tra le due società, nelle ultime ore che hanno preceduto la chiusura alle trattative Vignali ha ringraziato e detto di no ai Lupi.
In ogni caso il mercato del Cosenza, al netto di tutte le difficoltà entro le quali si è costretti a operare, è da giudicare tutto sommato positivo. Con qualche piccola incognita legata proprio agli esterni e all’attacco, considerato che si sono venute a creare le giuste aspettative che dovranno essere poi confermate dal campo. Bouah non è Casasola ma un giovane di cui si dice un gran bene e alla fine il popolo rossoblu potrebbe scoprire e coccolare un giovane talento. A sinistra il colombiano Vera è molto simile, come caratteristiche, a Lazaar: a tratti imprendibile nella fase di spinta ma con limiti in fase difensiva. Per cui la coppia Occhiuzzi–Moschella, che sotto questo aspetto rappresentano una garanzia, dovrà lavoraci su.
L’attacco ha perso Rivière e Asencio, rimpiazzati con Petre e Gliozzi oltre al giovane Borrelli. Certo, anche il calciatore della Martinica rappresentava una incognita prima che esplodesse, per poi rivelarsi il bomber determinante ai fini della salvezza. Intanto la sosta darà la possibilità allo staff tecnico di valutare con più attenzione i calciatori che Trinchera gli ha messo a disposizione ma soprattutto si dovrà avere la pazienza necessaria affinché si adattino a un campionato non facile qual è la Serie B. Stesso discorso per il centrocampista francese Ba, di cui si dice un gran bene ma la realtà italiana è ben diversa da quella greca (reduce da una buona stagione all’Aris di Salonicco). Infine Petrucci: una promessa mancata del calcio internazionale, visti i suoi trascorsi tra le giovanili della Roma e Manchester United. Considerato che Cosenza è tradizionalmente una piazza in cui tanti calciatori si sono rilanciati oppure consacrati, quella di Petrucci potrebbe rivelarsi l’ennesima intuizione positiva a tinte rossoblu.
