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Cosenza, il cammino al Marulla rimane un tabù pericoloso…

Il genio di Tremolada, la crescita della condizione di Trotta e Mbakogu che torni quelli di una volta: dalle novità di gennaio, la speranza di una seconda parte di stagione con meno sofferenza

Il risultato cambia gli umori e i giudizi, ritornello che abbiamo mandato giù a memoria. Ai piedi della Sila si amplificano quelli negativi, figli di una lettura asettica, e spesso indigesta, dei numeri. Il Cosenza non riesce a imprimere la svolta decisiva al suo campionato, anche se dopo l’1-1 con la Spal è in corso una mini serie positiva: nelle ultime quattro partite nessuna sconfitta ma soltanto 3 pareggi e una vittoria. Che non sarebbero poi da buttare se ci fosse uno “storico stagionale” migliore. Soprattutto nel cammino al Marulla.

Probabilmente è proprio nello score delle partite casalinghe che si inceppa il percorso di crescita di cui parla sempre Occhiuzzi. Certo, la prestazione aiuta ad arrivare al risultato. Ma evidentemente non basta. Ci sarà più di un motivo se in 11 partite giocate nel proprio stadio sono stati raccolti soltanto 7 punti sui 33 a disposizione. Ci sta anche che l’episodio abbia condizionato il risultato in alcune circostanze, ma questi, nell’arco di una stagione, quasi sempre, si vanno a compensare.

Si è più volte scritto e parlato di buone prestazioni ma di una scarsa capacità nel concretizzare la mole di gioco prodotto. Colpa degli interpreti? Potrebbe essere, specie se lì davanti non hai un Rivière capace di trasformare in oro tutto ciò che toccava. La citazione dell’ex attaccante rossoblù è semplicemente dovuta al fatto che fino a pochi mesi fa era uno del branco. Altrimenti si potrebbero fare nomi di calciatori che sarebbero stati contatti ma che non hanno mai imboccato la strada che portava verso Viale Magna Grecia. Un Pettinari o un Dionisi, giusto per citarne soltanto due spesso accostati al Cosenza.

Soltanto 5 gol segnati in casa, un numero che dovrà crescere in fretta se l’obiettivo della salvezza dovrà essere centrato senza il cardiopalma (e il gol di Garritano, che in tanti hanno già dimenticato…) della passata stagione. L’impegno, l’applicazione, la frase fatta sulla maglia sudata: c’è tutto in questo gruppo. Purtroppo mancano i gol. Il genio di Tremolada, la crescita della condizione di Trotta e la speranza che Mbakogu possa tornare indietro negli anni… Ecco ci si aggrappa alle novità di gennaio per sperare di vivere il resto della stagione con meno sofferenza.

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