Il trequartista è stato il grande colpo della scorsa estate ma dopo un ottimo inizio si è smarrito per tornare protagonista nelle ultime partite
Christian D’Urso, 26 anni da compiere il prossimo 26 luglio, è stato il grande colpo della scorsa estate. L’approdo al Cosenza dopo i diversi tentativi andato a vuoto in passato: Gemmi lo ha preso a titolo definitivo dal Perugia e gli ha fatto firmare un contratto triennale fino al 2025. Un ottimo inizio di stagione per poi smarrire complice il momento negativo della squadra. A gennaio sembrava destinato a lasciare i Lupi: accordo con l’Ascoli ma il rifiuto di Falzerano ha fatto saltare la trattativa.
“Adesso che è rimasto con noi, il suo recupero sarà importante”, disse il direttore sportivo Gemmi il giorno della presentazione di Zarate e tutti gli altri volti nuovi arrivati al mercato di gennaio. Detto fatto. Soltanto 2 spezzoni di partita con Benevento e Modena, panchina contro Parma e Ternana. Poi è cominciato a scattare qualcosa nel trequartista scuola Roma che lo ha portato a giocare 2 partite da titolare nelle ultime 5, e quando è entrato dalla panchina si è rivelato decisivo. La svolta è stato l’assist a Nasti per il gol del 2-1 sulla Reggina nel derby.
Finora ha collezionato 28 presenze per un totale di 1.442’ recuperi esclusi. Ha segnato 2 gol (Como e Pisa nel girone d’andata) e confezionato 4 assist. Anche nel test con la Primavera di venerdì scorso ha confermato i segnali di crescita: D’Urso si candida a essere una delle armi in più per la salvezza. Lo sa bene Viali che punta molto sul numero 10 in questo rush finale di campionato.