Superlativa prestazione di Zuccon, bene Mazzocchi, Calò e D’Orazio. E la solita sicurezza tra i pali che risponde al nome di Micai. La squadra ha già una sua identità
MICAI 6,5 L’anticipo fuori area su Pinamonti è da applausi. Le parate su Erlic e Pinamonti nel secondo tempo rappresentano la prosecuzione della passata stagione: una sicurezza tra i pali. Sul 3-2 ci ha messo una pezza sul colpo di testa di Volpato ma nulla ha potuto sul tiro di Ceide.
MARTINO 6 Pasticcia e va in difficoltà su Laurienté ma in fase offensiva punge sempre.
MERONI 6 Essenziale. Il tocco con il braccio è una ingenuità pagata a caro prezzo.
VENTURI 6 Suo il lancio nell’occasione del rigore su Tutino, attento in marcatura. Dal 42’ s.t. CIMINO 6 Non sfigura.
D’ORAZIO 6,5 Vince il duello con Defrel ed è una spina nel fianco costante sulla corsia sinistra. Finisce stremato.
ZUCCON 7 Questo ragazzo molto presto giocherà in Serie A: personalità, qualità e quantità. Dal 42’ s.t. CRESPI 6 Si mette in luce e ha una buona occasione prima dei supplementari.
CALO’ 6,5 Un paio di lanci illuminanti, passi avanti rispetto al giocatore della passata stagione. Sui titoli di coda pennella per la testa di Mazzocchi il gol del pareggio. Peccato per l’espulsione.
D’URSO 6 Non ha il passo dell’esterno ma la prestazione è positiva, spesso in aiuto a Martino. Dal 26’ s.t. MARRAS 5,5 Non è ancora in condizione e si vede.
VOCA 6 Fa il centrale nella batteria dei trequartisti, il primo a dettare il pressing. Ma Lopez è difficile da contenere. Lavoro oscuro ma efficace. Dal 35’ s.t. PRASZELIK 5,5 Buoni spunti ma non è ancora al meglio.
MAZZOCCHI 7 Gioca largo a sinistra e l’intesa con D’Orazio è ottima, grande supporto in fase di non possesso. Ha messo in cornice la prestazione con il gol del 2-2.
TUTINO 6,5 Il guizzo con il quale costringe Viti al fallo è la cosa più bella, poi si prende gli applausi con la trasformazione del rigore. Poi si vede poco, a volte impreciso. Dal 35’ s.t. ZILLI 5,5 Non entra nel vivo del gioco.
CASERTA 6 La squadra ha già una identità ben precisa, chiaramente c’è molto da migliorare ma il percorso intrapreso è di qualità. Il crollo nel finale è dovuto all’inferiorità numerica. E gli applausi a fine partite, nonostante il passivo non meritato, confermano che ci sono i presupposti per fare bene.
